XI Seminario Estivo Residenziale
11-13 giugno 2010
Hotel “Villa Mercede”
via Tuscolana, 20
Frascati (RM)
IL TEMA
“Re-visione – l’atto di guardarsi indietro, di vedere con occhi nuovi, entrare in un vecchio testo da una nuova direzione critica: per le donne è più di un capitolo della storia culturale. È un atto di sopravvivenza. […] Dobbiamo conoscere gli scritti del passato, e conoscerli in modo differente da come abbiamo mai fatto prima; non per trasmettere una tradizione, ma per spezzare il suo potere su di noi.”
Così affermava nel 1971 Adrienne Rich, in un intervento all’annuale mega-convegno della Modern Language Association, che per la prima volta dava ampio spazio alle donne – o piuttosto, in cui le donne erano per la prima volta riuscite a prendersi ampio spazio. Pubblicato e ripubblicato, quell’intervento ha avuto grande eco, divenendo uno dei testi seminali del femminismo di fine Novecento; e l’invito di Rich, la cui natura fortemente politica era evidente, ha trovato un fertile terreno di ascolto e ha avuto seguito fruttuoso.
A tanti anni di distanza e dopo tanto lavoro fatto – e questo è stato il punto di partenza nella preparazione di questo seminario – ci siamo dette che era forse tempo di tentare un bilancio di quanto è stato prodotto e dei suoi effetti.
Naturalmente, un bilancio comporta sempre anche un ragionamento sul presente e chiede di guardare avanti; dunque ci siamo anche poste alcune domande, e soprattutto queste vogliamo condividere, per cercare insieme possibili risposte.
- La pratica di re-visione è ancora “un atto di sopravvivenza”?
- Può ancora avere, e come, un valore politico di sovversione e costruzione simbolica?
- Può entrare a far parte, diversamente, di una tradizione di donne, questa sì da voler passare ad altre donne?
La riflessione su questi tre punti ha a che vedere in parte con la risposta a un’altra domanda ancora, presente nel testo di Rich; soprattutto per quanto riguarda l’ultima questione, che in un passaggio dal passato (lontano e recente) del bilancio, al presente di una interrogazione sulla validità attuale della re-visione, si proietta anche nel futuro – oltre la resistenza al canone e la sua messa in questione e a soqquadro, verso una sua ricomposizione – mobile, sempre mobile – segnata da un sapere di donne.
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PROGRAMMA
Venerdì 11 giugno
ore 14.00-15.30: Accoglienza e sistemazione
ore 16.00-17.00: Paola Bono, Riscritture d’amore. Re-visioni e invenzioni femminili del discorso amoroso
Pausa caffè
ore 17.30-19.30: intervento di Michela Murgia e confronto di apertura. Coordina Laura Fortini
ore 20.00: Cena
ore 21.30: Visione del film Viola di mare di Donatella Maiorca, introduce Pina Mandolfo (sceneggiatrice del film)
Sabato 12 giugno – mattina
ore 8.00-9.00 – Colazione
Sguardi sul passato, coordina Anna Maria Crispino
ore 9,00-10.30: Giorgina Pilozzi, Tragico come l’amore: re-visioni contemporanee di miti classici; Antonella Buonauro e Sara Poletto, C’era una svolta: le riscritture delle favole
Pausa caffè
ore 11.00-12.45 – Interventi liberi e discussione
ore 13,00 – Pranzo a buffet
Invenzioni contemporanee, coordina Laura Fortini
ore 15.00-15.45: Pina Mandolfo, Amori al cinema
ore 15.45-16.30: discussione
Pausa caffè
ore 17.00-17.45: Giuliana Misserville, Amori infernali
ore 17.45-19.45: interventi liberi e discussione
ore 20 – Cena
Domenica 13 giugno – mattina
ore 8.00-9.00: Colazione
Riscritture d’amore, in-fine, coordinano Bia Sarasini e Monica Luongo
ore 9.00-9.45: Diana Sartori È sempre una doppia storia
ore 9.45-10.45: discussione
Pausa caffè
Ore 11.15-13.15: confronto di chiusura
ore 13.30: Pranzo a buffet di commiato






PASSAPAROLA: