Scuola e Laboratorio di Cultura delle Donne
“Oggettiva/mente” – Narrative di genere nelle culture pubbliche
Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, Duino
27 giugno – 3 luglio 2012
Programma aggiornato
Lettera alle partecipanti
La Scuola-Laboratorio di cultura delle Donne, “Oggettiva/mente: Narrative di genere nelle culture pubbliche” è organizzata dalla Società Italiana delle Letterate e Il Giardino dei Ciliegi di Firenze, in intesa con l’Università di Firenze e in collaborazione con le Università di Pisa, Sassari, e Trento, con la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e la Provincia di Trieste, con la Casa della donna di Pisa e la Casa Internazionale delle donne di Trieste.
La scuola raccoglie la tradizione interculturale del Laboratorio Raccontar/si (http://xoomer.virgilio.it/raccontarsi/) aprendosi a un nuovo progetto affidato alle energie di studiose di vari ambiti che si interrogano sugli archivi della memoria e l’iscrizione del sentire. Le conversazioni e gli incontri di questa edizione sono dedicati al tema degli oggetti, tangibili e di conoscenza, che indagheremo riflettendo sul senso del comune nel quotidiano, nella politica e nelle culture pubbliche.
Gli oggetti rappresentano tracce materiali di una memoria sia individuale che collettiva. Testimoni silenziosi, creano un archivio a cui attingere per ricordare e dimenticare, per rievocare il passato e prefigurare il futuro. Espressione di creatività materiale e virtuale, diventano una “specie compagna” nei nostri divenire.
Attraversando testi di prosa e di poesia, immagini artistiche e rappresentazioni mediatiche, emergeranno qualità, storie e contesti di oggetti diversi: oggetti attrattori, amati, odiati, abusati, controllati, manipolati, rifiutati, nascosti, rimossi, scambiati, accumulati, politici, poetici, dimenticati, perturbanti…
Saranno temi s/oggetti di scambio e discussione i contesti sociopolitici degli oggetti e la loro “disposizione”. Vorremmo includere la negatività e l’agentività politica; la negatività e le frontiere dell’esclusione (disabilità, immigrazione, prigioni, senza fissa dimora, i centri di “accoglienza”, gli sportelli di ascolto e narrazioni di violenza di genere e altre situazioni traumatiche); esperienze e testimonianze legate agli oggetti nella città e nel territorio, relative a pratiche e politiche sessuali; le teorie e pratiche del “comune”; la solidarietà e gli affetti come oggetti teorici.
La scuola è residenziale ma aperta anche a non residenti. Le socie SIL e le studenti possono iscriversi con il 5% di sconto.
Per informazioni
Liana Borghi liborg@cosmos.it
Clotilde Barbarulli barbarulli@tiscalinet.it
http://www.interculturadigenere.org
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(foto di Pamela Marelli)
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