Sono nata a Palermo da una famiglia di accaniti antifascisti ma l’infanzia l’ho passata a Roma: la mia è stata una vita “pendolare” fra queste due città e la scrittura ne è stato il pane quotidiano. Storia di Kurdi, un lungo racconto sulla vita di una bambina nella Palermo araba, ha dato il via alla ricerca del senso della vita delle donne. Un continuo scavo: dalle lotte contadine degli anni ’50 con Sono stata Orsa a Brauron a Il rischio della parola sulla resistenza delle donne algerine negli anni’90.
Nel ’92 in Ho fame di giustizia parlo della straordinaria occupazione di piazza Politeama delle “donne del digiuno” dopo la strage di Borsellino e della sua scorta, di cui la 2° edizione è uscita per l’ed. Navarra nel 2011. Nei lontani anni ’60 ho fatto parte della casa ed. Samonà e Savelli e nel ’70 del Centro di documentazione Centofiori a Palermo, dove ho raccolto le memorie di uno dei superstiti delle insurrezioni del ‘44: Testimonianze di una repubblica contadina.
Da vent’anni collaboro con la rivista Mezzocielo. Per l’incontro a Catania della SIL in memoria di Goliarda Sapienza, ho scritto su Anna Banti e Artemisia.
Amo gli alberi e passo molta parte dell’anno in una zona stupenda delle Madonie.
PASSAPAROLA: