Ciao Carla Ti darei un bacio!
E’ morta Carla Accardi, artista, femminista. Nel 1970 con Carla lonzi ed Elvira Banotti ha scritto il Manifesto di Rivolta femminile, testo inaugurale del femminismo della differenza, della pratica di relazioni tra donne, atto di congedo dal patriarcato. Verso il quale sento ancora oggi un debito di riconoscenza.
Ma voglio ricordarla, con le sue parole di artista donna, consegnate all’amica Carla, in “Autoritratto” .
«sai io “ho questa fretta di capire”. Ti ricordi Carla? E’ una cosa molto mia vitale…l’importante è che non diventi un fatto nevrotico…io quest’anno ho pensato molto a cose un pò più in largo, mi sono occupata di problemi femminili… certamente che ho più amore
e viene subito questo fatto così nevrotico del consumo. Che loro stessi i critici hanno inventato…Io capisco che siamo in una società consumistica, però non lo sento proprio attaccato alla mia pelle il consumo.Posso vivere…
l’uomo vuole fare una carriera definitivamente, in un modo, oppure vuole conquistare un popolo definitivamente, oppure vuole arrivare ad un ragionamento che spieghi definitivamente un problema… Questo nella donna non lo trovi… Però se una donna si mette a ragionare…senza che con questo un uomo si spaventi…Loro se lo devono levare, eh, un poco, questo terrore di una donna che ragiona…Tu devi parlare di questo Carla, è vero?
Io ho molto adoperato i miei istinti femminili per poi ragionarci sopra…allora il ragionamento mi porta a vedere, per esempio, come un fatto più maschile l’angoscia dell’aspirazione a una risposta definitiva.
Il Potere è interessante, ma perché il potere non ti interessa e insisti su questo: ma che è questa modestia? Me lo sento ripetere “tu sei modesta, tu sei semplice, tu non sei…” Ma non è vero, non lo sono, io modesta non lo sono, ma perchè non lo capiscono?Intanto devo dire che io il Potere l’ho conosciuto, la donna lo conosce il Potere, Carla, sulle sue spalle lo conosce e non ha importanza se sono stata una ragazza prepotente, che aveva una sua personalità: Eh, sfido sennò adesso non avevo fatto proprio nulla neppure nel mio lavoro… Ma guarda quella tipa ha il coraggio di dire che ha subito il potere degli uomini. Certo che l’ho subito: come educazione,come ordinamento della società stabilito da loro, con la forza…con l’addomesticamento, con l’asservimento, con l’intontimento insomma.
uno può produrre togliendo ancora delle emozioni che sembrano insite nell’arte…non sapevo che sarebbe capitato, perché togliendo tutto, poteva anche non restare niente. però forse se una persona ha un certo modo di essere, una certa cura, cercando di capire, sì di vedere in modo nuovo, svuotando, alla fine non è vero che non c’è nulla togliendo tutto: per me è stata un’esperienza che mi è piaciuta, mi ha dato piacere».
E hai comunicato piacere. Anche di questo ti sono grata.
Ciao, Carla. Ti darei un bacio!
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