Liana è stata socia fondatrice della Società Italiana delle Letterate da ricercatrice all’Università di Firenze, da studiosa delle questioni di identità ( genere, sesso, etnia, classe ) proprio quell’apertura dei confini tra saperi accademici e i saperi che scaturiscono dalle pratiche politiche e dei femminismi, che la SIL si riprometteva fondandosi.
Con Clotilde Barbarulli tra le altre ha dato vita all’esperienza del Giardino dei Ciliegi che rappresenta per SIL un confronto e una relazione imprescindibili. Ci mancherà il suo sguardo, la sua lucidità e la sua passione per un pensiero decoloniale, pluriverso, ecofemminista.
Nei prossimi giorni continueremo a ricordarla nelle testimonianze delle socie che l’hanno conosciuta e amata.
PUOI SEGUIRE LA SIL SU:






PASSAPAROLA: