Parlare di Lori, Eleonora Chiti Lucchesi, che ci ha lasciate il 13 aprile 2024

18 aprile 2024

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Parlare di Lori, Eleonora Chiti Lucchesi, e ricordarla, ora che non possiamo più parlare con lei, vuol dire tentare di costringere in tratti brevi un ritratto dalle molteplici facce e sfumature: femminista, insegnante, lettrice appassionata, studiosa di letteratura e di scrittura femminile, anche di generi per lungo tempo ritenuti minori, come i “gialli”, saggista, curatrice di svariati testi, vignettista (ha pubblicato le sue strisce su Il paese delle donne, su Leggere Donna, su Leggendaria): la socia pressoché perfetta della Società Italiana delle Letterate, a cui ha partecipato attivamente fin dalla sua gestazione e dalla sua nascita nel 1995. Alla S.I.L. ha dato un rilevante contributo non solo attraverso i suoi numerosi interventi e le sue curatele, ma anche per l’opera di costante diffusione della conoscenza della produzione femminile a partire dalla scuola. Ricordiamo, a titolo di esempio, che è stata tra le promotrici e le organizzatrici di Le donne e la scrittura: un corso, durato ben 6 anni, di formazione di docenti, che si è svolto a Livorno, città in cui Lori risiedeva e operava, presso il Centro donna, di cui è stata una delle fondatrici.
I molteplici aspetti non solo hanno convissuto in armonia, ma si sono supportati l’un l’altro: come insegnante ha portato nei programmi la scrittura delle donne e non solo nelle sue classi, guadagnandosi la riconoscenza di numerose studenti e colleghe; usando le sue capacità di ironica disegnatrice, talvolta correggeva clamorosi errori delle e degli studenti attraverso strisce divertenti e proprio per questo assai efficaci e non umilianti.
Spesso con le sue tavole ha tradotto e diffuso alcuni testi importanti e attraverso la sua personaggia principale, Evelina De Magistris, insegnante femminista, ha parlato, con levità, ironia e autoironia , della bellezza della scoperta del femminismo, ma anche delle perplessità, delle delusioni, senza tuttavia mettere mai in dubbio la forza delle donne e la loro capacità di continuare a fare resistenza di fronte a una realtà che spesso non le “comprende”. E senza mai perdere la speranza di riuscire a modificarla questa realtà.
Non disperate mai: così scriveva Lori nel suo disegno che accompagna il sito della Associazione, formata da molte sue compagne e amiche che ha scelto per sé, alla sua nascita nel 2002, il nome di Evelina de Magistris.

Testo a cura dell’Associazione Evelina de Magistris.

 

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