Le relatrici

PASSAPAROLA:
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Ecco le relatrici del convegno Terra e parole. Donne riscrivono paesaggi violati

Lina M. Calandra (1972) è ricercatrice di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Umane, Università degli Studi di L’Aquila, dove insegna Geografia e Cartografia ed è responsabile del laboratorio cartografico “Cartolab”. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Napoli “L’Orientale” nel 2004 in Geografia dello Sviluppo con tesi dal titolo Colonialismo e Ambiente in Africa coloniale: Italia e Francia a confronto. I suoi campi di ricerca riguardano la geografia del colonialismo in Africa; la conservazione ambientale, con particolare attenzione al rapporto tra conflitti ambientali e sviluppo locale (sia in Africa che nelle aree appenniniche); il paesaggio; la didattica della geografia. Dopo il terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila, si interessa di geografia sociale e delle conseguenze sociali, territoriali e politiche di eventi catastrofici. È stata Responsabile dell’Ufficio di redazione della rivistaTerra d’Africa  dal 2004 al 2009. Ha pubblicato diversi articoli e qualche libro: Atlante del turismo sostenibile in Africa (con A. Turco, 2007), Progetto geografia. Percorsi di riflessione e didattica (due volumi, 2007 e 2009), Territorio e Democrazia. Un Laboratorio di geografia sociale nel doposisma Aquilano (2012).

Marta Cariello è ricercatrice di Letteratura Inglese presso la Seconda Università di Napoli, dove insegna Lingua Inglese. Insegna altresì Letteratura Inglese all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. I suoi principali temi di ricerca sono la letteratura postcoloniale, la scrittura femminile araba anglofona, la poesia poliglotta, la scrittura della migrazione. Il suo volume più recente è Scrivere la distanza. Uno studio sulle geografie della separazione della scrittura femminile araba anglofona (Liguori, 2012). Dal 2012 è inoltre membro del direttivo dell’AISCLI (Associazione Italiana Studi sulle Culture e Letterature di Lingua Inglese).

Giuliana Carli si è laureata alla Sapienza in Lingua e letteratura giapponese nel 1982, ha studiato in Giappone, Keio University, e negli Stati Uniti con una Fulbright fellowship alla University of Michigan di Ann Arbor.  Ha seguito numerosi progetti di ricerca sulla letteratura femminile giapponese moderna e contemporanea alla Sapienza dove è stata docente di Lingua e letteratura giapponese dal 2001 al 2011. E’ stata a lungo coordinatrice della TBS per i documentari sui siti Unesco in Italia. Ha tradotto e  pubblicato per Marsilio Occhi nella notte e Bad mamajama e curato per e/o Rose del Giappone oltre a saggi e articoli sulla letteratura delle donne in Giappone. Dal 1989  ed attualmente guida turistica a Roma, come vicepresidente di Jasga (Japanese Speaking Guide Association of Rome) fino al 2012,  ha organizzato con il supporto dell’associazione  l’evento di beneficenza “ I love Fukushima” a sostegno della popolazione colpita dallo tsunami e dalle radiazioni.

Valentina D’Amico, 1974, leccese, vive e lavora a Roma. Giornalista professionista, freelance.
Tra le collaborazioni: Report Rai 3, Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano.
Ha scritto su Repubblica di Bari e Nuovo Quotidiano di Puglia; ha lavorato come radio giornalista a Radio Popolare Salento emittente locale del Network della storica Radio Popolare di Milano per cui ha lavorato come corrispondente; è stata direttore responsabile de L’Impaziente, periodico salentino di inchiesta e controinformazione.
Ha realizzato e prodotto la video inchiesta “Morire di banca” sulla difficoltà di accesso al credito bancario come causa principale del ricorso all’usura con testimonianze dirette delle vittime; un video sulle extraordinary rendition con la testimonianza di Ruhal Ahmed, cittadino britannico di origine pakistana, rinchiuso a Guantanamo; un documentario storico, “1940-1945. Gli anni della memoria”, con interviste ai reduci della seconda guerra mondiale e riprese d’archivio, per il comune di Presicce (Le) e distribuito nelle biblioteche della Provincia di Lecce.

Paola Di Cori è una saggista; nata e cresciuta a Buenos Aires, abita a Roma. Ha studiato, insegnato e svolto ricerche nel campo degli studi culturali, studi di genere e storiografia in diverse università italiane ed estere. Tra le pubblicazioni recenti: Rovine future. Contributi per ripensare il presente (con Davide Borrelli, Milano, 2010); Asincronie del femminismo. Scritti e interventi 1986-2011, Pisa, 2012; Visione critica della storia e femminismo, in AA.VV. Joan W. Scott. Genere, politica, storia (Roma, 2013); ha curato il fascicolo di “Humanitas” (n.4, 2012) dedicato a Michel de Certeau. Il corpo della storia.

Roberta Falcone è professore associato di Letteratura inglese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi dell’Aquila. E’ stata coordinatrice dell’indirizzo di Lingue straniere della SSIS dell’Università dell’Aquila (2005-07) ed è ora direttore del Centro linguistico della stessa università. I suoi ambiti di studio includono: il teatro del Cinquecento e del Seicento, il ‘600 puritano, la contemporaneità, la scrittura e critica femminile e femminista, la letteratura postcoloniale, le teorie della traduzione, la poesia paesaggistica nelle culture postcoloniali. Su questi argomenti ha pubblicato saggi. Ha fatto parte di tre progetti di ricerca cofinanziati dal Murst/Muir nel 1997, nel 1999 e nel 2004. .

Monica Farnetti, nata a Ferrara, ha studiato a Firenze e a Parigi, insegna Letteratura italiana a Sassari, è socia all’origine della SIL. Le autrici su cui lavora fra Rinascimento e Novecento sono Anna Maria Ortese, Cristina Campo, Goliarda Sapienza, Gaspara Stampa, Maria Savorgnan.

Laura Fortini
Sono docente di Letteratura italiana presso il DAMS di Roma Tre, e autrice di numerosi saggi su scrittori e scrittrici mistiche tra Quattro e Cinquecento; su Ariosto e la cultura umanistico-rinascimentale; sulle scrittrici italiane, in particolar modo dell’età contemporanea, ed i problemi di periodizzazione che la loro presenza pone al canone della letteratura italiana.
Ho fatto parte della redazione di “RRromanelrinascimento” e di “DWFdonnawomanfemme”; sono tra le fondatrici della Società Italiana delle Letterate e faccio parte del gruppo promotore il Seminario Residenziale Estivo della SIL, a partire dal 2000, dedicato a temi quali “Il canone letterario e le scrittrici”, “Bildungsroman e storie di formazione”, “Forme della felicità”, “Eccesso e misura”, da cui hanno avuto origine volumi che si sono segnalati per l’innovativo taglio critico quali Movimenti di felicità. Storie, strutture e figure del desiderio, a cura di Donatella Alesi e Laura Fortini, Roma, manifestolibri, 2004, e Il romanzo del divenire. Un Bildungsroman delle donne?, a cura di Paola Bono e Laura Fortini, Roma, Iacobelli, 2007. Insieme a Vita Cosentino e al gruppo dell’Autoriforma Gentile ho curato la pubblicazione del volume Lingua bene comune, Enna, Città Aperta, 2006.
Sono autrice con Paola Pittalis del volume Isolitudine. Scrittrici e scrittori della Sardegna, Roma, Iacobelli, 2010 e curatrice con Mauro Sarnelli del volume Voci e figure di donne. Forme della rappresentazione del sé tra passato e presente (atti del convegno di studio: Sassari 22-23 ottobre 2008), Cosenza, Pellegrini, 2012.

Serena Guarracino si occupa di performance studies e letteratura postcoloniale anglofona, con particolare attenzione per gli studi culturali e di genere. Nel 2005 ha conseguito il dottorato di ricerca in “Letterature, culture e storie dei paesi anglofoni” con una tesi dal titolo Aver voce. Migrazioni dell’opera lirica nelle culture di lingua inglese; di recente ha pubblicato le monografie La primadonna all’opera. Scrittura e performance nel mondo anglofono (2010), e Donne di passioni. Personagge della lirica tra differenza sessuale, classe e razza (2011). Ha curato con Marina Vitale un numero doppio della rivista AION Anglistica dal titolo Voicings: Musica across Borders. Attualmente insegna un corso di “Letteratura inglese” sul teatro musicale in Gran Bretagna presso l’Università degli Studi de L’Aquila.

Marinella Manicardi è attrice-autrice, regista. Vive a Bologna dove dopo la laurea debutta in teatro diretta da Luigi Gozzi. Con lui ha condiviso la direzione artistica del Teatro delle Moline. Teatro, radio, laboratori, interventi in riviste e libri fanno parte delle sue attività, segnalate dalla stampa e in saggi sull’arte dell’attore. Ha pubblicato racconti e copioni per Bulzoni, Mondadori e Pendragon. È nella giuria del Gran Giallo, e fa parte di un laboratorio teatrale diretto da Renata Molinari. Gli ultimi suoi spettacoli sono stati prodotti da Arena del Sole, teatro stabile di Bologna.

Annalisa Marinelli è di formazione architetta. Svolge e pubblica studi in urbanistica di genere. Promuove la cura come una competenza femminile sul mondo e un punto di vista privilegiato sulla città. Segue questo particolare taglio di ricerca dal 1996. Genova è la quinta città dove vive dopo Termoli, Milano, Roma e Stoccolma. In queste diverse forme urbane ha messo alla prova la sua tesi e proposto politiche, prassi e soluzioni che apportino accessibilità e pari opportunità nella progettazione e organizzazione degli spazi urbani e sociali. Lo ha fatto in qualità di consulente, formatrice, e, nell’ambito della comunicazione, attraverso pubblicazioni, attività seminariali, realizzazioni di eventi. Attualmente è Consigliera Municipale presso il Municipio Medio Levante di Genova e aspira a diventare una pasticciera cantante.
Tra le pubblicazioni: Etica della cura e progetto (Liguori 2002), “La città della cura”, in A cura di (a cura di M.T. Battaglino e C. Cappelli, Cartman 2008), “La grammatica del quotidiano” in Architetture del desiderio, (a cura di di B. Bottero, A. Di Salvo, I. Farè, Liguori 2011), Condividere la cura: innovazioni di coppia e inerzia sociale”, in Silenzi. Non detti, reticenze e assenze di (tra) donne e uomini, (a cura di S. Ciccone e B. Mapelli, Ediesse 2012).

Roberta Mazzanti (1953) si è occupata di 
letteratura e storia angloamericana e di storia del movimento operaio USA. Ha fatto parte della redazione di “Linea d’Ombra”. Dal 1985 al 2009 ha lavorato per l’editore Giunti, creando la collana Astrea dedicata alla narrativa delle donne. Fra le sue pubblicazioni, “Sad new powers: parole d’esilio e d’amore nel romanzo In fuga di Anne Michaels”, in AAVV, Le eccentriche. Scrittrici del Novecento (2003); con Liana Borghi, “Mappe della perdita: periperformatività della diaspora in Anne Michaels e Dionne Brand”, in AAVV, Il globale e l’intimo: luoghi del non ritorno (2007). Attualmente è associata al Forum per il libro e la lettura, e collabora con l’Archivio delle Memorie Migranti e con Le edizioni dell’Asino.

Anne Michaels, nata a Toronto (Canada) nel 1958, si è affermata dapprima come autrice di poesia: la sua prima raccolta poetica, The Weight of Oranges (1986), ha ricevuto il Commonwealth Prize; anche la seconda raccolta, Miner’s Pond (1991), ha meritato numerosi premi. In seguito ha scritto due romanzi, il primo dei quali, Fugitive Pieces (1996) le ha dato fama e riconoscimenti a livello mondiale. Pubblicato in molti paesi e accolto con i più lusinghieri giudizi della critica e del pubblico, ha meritato tra gli altri il Trillium Book Award, l’Orange Prize for Fiction, il Guardian Fiction Prize. In Italia, dove è stato pubblicato nella traduzione di Roberto Serrai con il titolo In fuga (Giunti, Firenze 1998), ha vinto il Premio Giuseppe Acerbi. Il secondo romanzo, The Winter’s Vault, è stato pubblicato in Italia come La cripta d’inverno (trad. it. Roberto Serrai, Giunti, Firenze 2008). L’editore Giunti ha pubblicato nel 2001 anche un’antologia della sua produzione poetica, Quel che la luce insegna (trad. it. di Francesca Romana Paci) che attinge alle prime due raccolte e a una terza, Skin Divers (1999). Anne Michaels è anche musicista e compositrice.

Giuliana Misserville vive a Roma dove ha lavorato per un lungo periodo presso la Biblioteca della Camera dei deputati. Si occupa di scritture femminili con particolare attenzione al pensiero e alla letteratura francese. E’ socia fondatrice della SIL nell’ambito della quale organizza da una decina d’anni, assieme ad altre socie e amiche, il Seminario residenziale estivo. In tema di autobiografia e fotografia ha pubblicato “La sovraesposizione del lettore: “Images latentes di Marie-Jeanne Tomasi”, in Sguardo e raffigurazione, a cura di Anna D’Elia (Bari: Adriatica, 2002). Sul rapporto tra letteratura e giardini “La coltivazione di orti e giardini nelle scritture delle donne”, in Movimenti di felicità, a cura di Donatella Alesi e Laura Fortini (Roma: manifestolibri, 2004). Assieme a Monica Luongo ha curato il volume Isole. Confini chiusi, orizzonti aperti (Pavona-Roma: Iacobelli, 2008), in cui compare il suo saggio “Marie Susini, o la Corsica come metafora”. Ha collaborato all’ideazione del progetto “Simone de Beauvoir. Narrare è già politica” realizzato dal comune di Roma nel 2009. Dello stesso anno è il saggio “Raccontare la morte. Cronache intime tra narrativa e fotografia” in Scritture dello sguardo. Narrazioni visive femminili tra fotografia cinema reportage, a cura di Maria Rosaria D’Agostino e Maria Vinella (Bari: Ed. Universitaria, 2009). Da ultimo si è appassionata alla più recente narrativa italiana lavorando su autrici come Chiara Palazzolo e Lara Manni: su di loro ha pubblicato ”Amori infernali”, in Riscritture d’amore, a cura di Paola Bono (Pavona-Roma: Iacobelli, 2011).

Gisella Modica vive a Palermo, fa parte della redazione delle rivista Mezzocielo, della rivista on line  Letterate Magazine della SIL, e della Biblioteca delle donne UDI Palermo per la quale ha organizzato diversi incontri, presentazioni e reading.
E’ attualmente componente uscente del direttivo nazionale della Società Italiana delle Letterate.
Ha pubblicato diversi racconti, articoli e saggi sul pensiero della differenza in antologie e riviste.
Ha pubblicato per Stampa Alternativa Falce Martello e cuore di gesù (2000) e Parole di terra (2005); per Villaggio Maori ha pubblicato il racconto Mi dispiace don Fifì (2013); I racconti della Cattedrale (2013)  e ideato e curato il testo a più voci della Società Italiana delle Letterate Le personagge sono voci interiori (in corso di stampa).

Silvia Neonato, giornalista genovese, è presidente della SIL. Ha debuttato sul “Manifesto” e ora dirige il magazine “Blue Liguria” ed è nella redazione di “Leggendaria”. Ha lavorato a Roma al giornale dell’Udi “Noi donne”, a Rai Due (nella trasmissione tv “Si dice donna”) e Radio Tre (a “ora D”), per poi tornare a Genova, al Secolo XIX, dove ha anche diretto le pagine della cultura. Ha partecipato con suoi scritti a diversi libri collettanei.

Oriana Palusci, professore Ordinario di Lingua inglese presso l’Università di Napoli ‘L’Orientale’, ha pubblicato saggi e volumi sugli studi postcoloniali, sui gender studies, sulla traduzione, sulle scrittrici di lingua inglese del XIX e XX secolo, in particolare su Doris Lessing e Virginia Woolf. Si occupa da tempo di scrittrici canadesi. E’ attualmente Presidente dell’Associazione Italiana di Studi Canadesi. Ha recentemente curato Traduttrici: Female Voices across Languages (2011) e Translating Virginia Woolf (2012).

Laura Pariani (1951) vive a Orta San Giulio (NO). Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, ha pubblicato: Di corno o d’oro (Sellerio 1993), Il Pettine (Sellerio 1995), La spada e la luna (Sellerio 1995), La perfezione degli elastici (e del cinema) (Rizzoli 1997), La signora dei porci (Rizzoli 1999), Il paese delle vocali (Casagrande 2000), La foto di Orta (Rizzoli 2001), Quando Dio ballava il tango (Rizzoli 2002), L’uovo di Gertrudina (Rizzoli 2003), La straduzione (Rizzoli 2004), Il Paese dei sogni perduti (Effigie 2004), Tango per una rosa (Casagrande 2005), Patagonia Blues (Effigie 2006), I pesci nel letto (Alet 2006), Dio non ama i bambini (Einaudi 2007), Milano è una selva oscura (Einaudi 2010), La valle delle donne lupo (Einaudi 2011), Le montagne di don Patagonia (Interlinea 2012), Il piatto dell’angelo (Giunti 2013). Ha partecipato alla sceneggiatura di Così ridevano di Gianni Amelio (Leone d’oro 1998). Disegna e lavora per il teatro.

Giovanna Parisse è Professore di Francese presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, dove insegna Letteratura Francese  e  Lingua e Traduzione francese I (traduzione dal francese in italiano). I suoi interessi di ricerca vanno dalla letteratura francese e francofona del ‘900 e contemporanea – con particolare attenzione ai temi della colonizzazione, dell’esilio, dell’immigrazione, del viaggio- alla letteratura fin de siècle e ai linguaggi delle banlieues.

Loredana Reale, detta Lorella (1976) è autrice, regista, produttrice televisiva e imprenditrice agricola. Dopo la specializzazione in filosofia ed etica (bioetica) contemporanea, ha frequentato le scuole di sceneggiatura all’Istituto Superiore di comunicazione e ripresa al Centro Televisivo di Roma. E’ nel 2004 che con la produzione Aleph Film di Roma inizia la collaborazione con la Rai – Rai Educational e Report – , per documentari storici e inchieste. Ha curato ideazione, scrittura e regia di: “La siciliana che sfidò la legge: Franca Viola”, 2005; “Una scuola a colori”, 2006, “Storia del movimento femminista in Italia”, (documentario in due parti e disponibile nel volume AA. VV. “Futuro femminile 1” , Luca Sossella Editore), 2006;“Denaro e sentimenti”, 2007 e “Io sarò stata”, 2007. Collabora con diverse riviste, tra cui “Leggendaria” e “Filmaker’s Magazine”, interessandosi di politica, società, filosofia, letteratura, cinema. Dal 2010 infine ha creato con il compagno e collega la Società agricola Riccardi Reale S.S. che ha impiantato un vigneto biologico e con l’Arsial e il Cra collabora al recupero di antiche varietà di frutti. Ha un figlio e una figlia.

Luisa Ricaldone (1950) ha insegnato Letteratura italiana contemporanea all’Università di Torino. Nei suoi studi ha rivolto particolare attenzione alla letteratura delle donne, pubblicando tra gli altri: La scrittura nascosta (1996); Geografie e genealogie letterarie (con Adriana Chemello, 2000). Ha curato varie pubblicazioni, tra le più recenti gli e-books Cirsde: World Wide Women. Globalizzazione, generi, linguaggi (vol. 3°, 2011), con Tiziana Caponio, Fedora Giordano, Beatrice Manetti, e Vecchie allo specchio (2012), con Edda Melon, Luisa Passerini, Luciana Spina; e con Aida Ribero il volume Il simbolico in gioco (2011). Attualmente si occupa di scrittura in lingua italiana di donne straniere: recente il saggio Donne migranti che scrivono in italiano: il caso della Romania, pubblicato negli Atti del Convegno internazionale di Craiova, a cura di Elena Pirvu, 2013. È componente attiva della Sil.

Bia Sarasini, giornalista, ha scritto e condotto programmi di informazione e cultura per Radiotre. Per sei anni è stata la direttrice di “Noidonne”. Oggi è free-lance e consulente, scrive tra l’altro per il SecoloXIX, il quotidiano di Genova, la città dove è nata. Presidente della SIL dal 2009 al 2011.

Igiaba Scego è una scrittrice italosomala nata a Roma nel 1974. Collabora con Internazionale, il Manifesto, Nigrizia. In Italia ha pubblicato La nomade che amava Alfred Hitchcok (Sinnos 2003), Rhoda (Sinnos 2004), Oltre Babilonia (Donzelli 2008) e La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010). Suoi racconti sono usciti nelle antologie Pecore nere (Laterza 2006) e Amori Bicolori (Laterza 2008). Insieme a Ingy Mubiayi ha curato il reportage sulle seconde generazioni afroitaliane Quando Nasci è una roulette (Terre di Mezzo).

Carola Susani è nata nel 1965. Ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra gli altri: Il libro di Teresa (Giunti 1995), Pecore vive (Minimum fax, 2006), L’infanzia è un terremoto (Laterza, 2008), Eravamo bambini abbastanza (Minimum fax, 2012). Per Feltrinelli sono usciti, per ragazzi, Il licantropo (2002) e Cola Pesce (2004). Collabora al settimanale “Gli Altri”, è redattrice di “Nuovi argomenti”. Dal 2001 conduce laboratori di scrittura narrativa nelle scuole medie e superiori di Roma e del Lazio. Ha collaborato come docente alla Scuola Omero, ha tenuto seminari per la Scuola Holden. Stabilmente collabora come docente con “Le Città invisibili – Centro studi narrazione” di Palermo. Dal 2007 insegna presso i Corsi di scrittura della casa editrice Minimum fax.

Laura Tarantino
Aquilana per scelta dal 1992. Cerco di coniugare elementi contrapposti: grande città e piccola provincia, scienze umane e tecnologia, pragmatismo e creatività.
Nata a cresciuta a Roma, dopo la maturità classica mi laureo in Ingegneria Elettronica all’Università di Roma “La Sapienza”. Dopo aver vinto il concorso da Ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’ Aquila, nel 1992 mi trasferisco all’Aquila, zona San Domenico, dove sarò il 6 aprile 2009. Nel 1998 vinco il concorso nazionale da Professore Associato  e vengo chiamata ancora dalla Facoltà di Ingegneria, dove attualmente sono docente di “Calcolatori Elettronici” e di “Progettazione di Sistemi Interattivi”, e dove, dal 2002 al 2005, sono stata direttore del Centro Servizi Informativi.
Mi occupo di nuove tecnologie e di comunicazione con e mediante il calcolatore. In questo settore ho svolto e svolgo ricerche nell’ambito di progetti nazionali ed internazionali, anche con ruoli di coordinamento. Ho pubblicato i risultati delle mie ricerche in un centinaio di articoli su atti di conferenze e riviste internazionali, e faccio parte con regolarità di comitati scientifici e/o organizzatori di convegni attinenti ai miei temi di ricerca. Sono in particolare interessata alle ricadute sociali dei sistemi informatici e al supporto che questi possono dare alle classi di utenza più “fragili” (quali anziani e bambini con disabilità). Dopo il sisma ho attivato un gruppo di ricerca focalizzato sul ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella ricostruzione dei danni immateriali post-catastrofi.
Amo la comunicazione visiva e l’arte contemporanea. L’arte è per me un territorio da studiare, da ammirare e da sperimentare. Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dove nel 2011 ho conseguito il Diploma Accademico di Primo Livello in Decorazione, ind. Beni Storico-Artistici . Ho fatto parte dei comitati promotore, organizzatore e scientifico della IV edizione del progetto “In Albis”, una installazione site-specific realizzata sulla scalinata di San Berardino il 5 e 6 aprile 2012, con la collaborazione di studenti di varie scuole dell’Aquila e la partecipazione di artisti aquilani e non.
Sono socio fondatore e vice-presidente dell’Associazione Policentrica ONLUS, nata dopo il sisma con l’obiettivo di proporre e promuovere iniziative e progetti che concorrono a delineare l’immagine della nuova città, a riqualificare il territorio e a ricostruire il danno immateriale.
Ho una passione, al limite dell’idolatria, per Bruce Springsteen. Amo Al Pacino, il cinema di Woody Allen, i libri di Paul Auster, la musica di Beethoven, Verdi e Debussy. Nella prossima vita vorrei fare l’antropologa o la tanguera, o, ancor meglio, entrambe le cose.

Maria Vittoria Tessitore divide i suoi interessi tra la letteratura e la mediazione culturale come pratica interpretativa del fenomeno migratorio. In particolare è studiosa sia di teatro inglese del periodo rinascimentale (oltre a numerosi saggi ha tradotto “Titus Andronicus” per l’edizione dei Meridiani) sia di teatro delle donne nel periodo suffragista e contemporaneo (l’ultimo lavoro, appena uscito per Editoria e Spettacolo è la cura con Paola Bono e in collaborazione con Sarah Perruccio di una scelta di tre testi di Timberlake Wertenbaker.). Ha insegnato sia nelle scuole secondarie, sia all’università, in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, appassionandosi a una didattica partecipativa e concentrata sull’apprendimento. Su queste premesse ha contribuito a fondare e ora a coordinare un corso di master in “Politiche dell’incontro e mediazione culturale” che si avvia attualmente alla sua decima edizione. Ha diretto le Relazioni Internazionali dell’Università Roma Tre per molti anni. E’ socia fondatrice della SIL, e fa parte del Direttivo.

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