Fabrizia Ramondino, Maggio 2025: “L’essenza fra gli scritti di Fabrizia Ramondino” – Webinar

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Webinar – Fabrizia Ramondino, Maggio 2025

“L’essenza
fra gli scritti di Fabrizia Ramondino”

A cura di Nadia Nappo e Paola Nitido
letture di Floriana Coppola, Matilde Cesaro
interventi di Tania Garribba, Marzia D’Alesio

 

Per una guida

Per viaggiare fra gli scritti di Fabrizia Ramondino e sentirne l’essenza il gruppo SIL Napoli ha organizzato un webinar sulla scrittrice, a cura di Paola Nitido e Nadia Nappo, che scrivono:

Siamo Paola Nitido e Nadia Nappo, questa conversazione su Fabrizia Ramondino partirà dalla sua casa in via dei Tribunali a Palazzo Spinelli, a Napoli, luogo amato. Leggeranno alcuni brani da noi scelti Floriana Coppola e Matilde Cesaro. Inoltre, interverranno Tania e Marzia per viaggiare fra gli scritti di Fabrizia e sentirne l’essenza. Il ritmo, il tempo, di questo incontro è a partire dall’articolo di Nadia…

1. L’essenza della vita (2008) articolo di Nadia su Fabrizia subito dopo la sua morte.
2. La conversazione nasce intorno alla casa di Palazzo Spinelli, luogo dove Fabrizia ha abitato tra gli anni 70’ e 80’.
3. Video + foto di Palazzo Spinelli e della casa
4. La casa come punto di passaggio diventa il “tra”, il mezzo; come la tradizione – che è transito fra antico e moderno: il momento di passaggio è nella tradizione – come il mare. F.R. racconta la sua città, Napoli, che diventa emblema della condizione umana nel memoir Star di casa che torna in libreria dopo 34 anni: «La generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l’unico dove per ora possiamo star di casa». In Althènopis (1981) dice «noi ci trovavamo sempre in situazioni di mezzo, tra ricchezza e povertà, città e campagna, mare e villaggio; anzi di passaggio dall’una zona all’altra. Questo ci è servito a conoscere il mondo».
5. Lettura: incipit Star di casa
6. Paola e Nadia: spazio e tempo – Fabrizia ha sempre attraversato lo spazio e il tempo, da dove si trova arriva ad altre immagini. Trasforma il tempo in spazio, è importante mettere insieme e non perdere.
7. Lettura: La colombaia
8. Paola: Le vite degli altri abitano la mia. Io sono l’Altro. Perché mi ha colpito Fabrizia? Perché nell’incontro con l’Altro esce fuori il tuo desiderio. L’Altro ti muove altro. Le vite degli altri abitano la nostra, gli incontri che facciamo orientano il nostro percorso. E l’Altro non è altro che un altro Io. Tralasciando i giochi di parole, c’è letteratura quando c’è un individuo che quando racconta se stesso racconta anche gli altri. Lo scrittore, come Ramondino stessa, è un cantastorie.
Le vite degli altri abitano la mia. La scrittura del sè nell’opera di Fabrizia Ramodino, Fridericiana Editrice Universitaria, Napoli 2021.
9. In Althénopis c’è una sintesi delle sue esperienze, dice F.R.: la letteratura, i bambini dell’Associazione Risveglio Napoli perchè con con loro ha ritrovato la sua infanzia e il senso di comunità delle esperienze di militanza che ricordano quello vissuto a Santa Maria del Mare da bambina. Scrive Althénopis in segreto dopo aver sognato la nonna che fa una supplenza al posto suo e la incita a raccontare «scrivi quelle storie che non ho potuto scrivere io perchè è i tempi non erano favorevoli alle donne». Il primo capitolo è, infatti, “la visione” e racconta come la nonna le appare in sogno – foto di Massa Lubrense, la piazza, i sentieri.
10. Lettura: I lastrici (da Althènopis) pp. 135-136 (Einaudi, 2016)
11. In Althènopis c’è l’incontro, il mare, la felicità, la sopravvivenza, il passaggio attraverso la figura della nonna che dormiva per terra per far dormire loro nel letto. La nonna è la tradizione che dà quel senso di passaggio cioè di come Fabrizia vede la tradizione – capire come fare questo passaggio – “il bagaglio ripulito” .
12. Intervento di Tania Garribba attrice di cinema e teatro, a lei è dedicato il libro L’isola dei bambini. Da bambina ha conosciuto e vissuto con Fabrizia Ramondino e nel 2023 ha interpretato il personaggio di Fabrizia in Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, testo inedito di F.R. per la prima volta in scena al Teatro San Ferdinando con la regia di Mario Martone con la collaborazione di Ippolita di Majo. Dunque, Tania cosa ha significato per te interpretare Fabrizia, una donna che tu hai vissuto molto nella tua infanzia?
13. “Il bagaglio ripulito”: Fabrizia è morta in mare dunque senza bagaglio, libera nel mare che è per lei, come scrive in Althènopis, è una festa. La morte in mare è anche letteraria come lei racconta nell’Isola riflessa.
14. Paola parla delle poesie → altro viaggio è quello attraverso le poesie della raccolta Per un sentiro chiaro (Einaudi, 2004 ). Un diario intimo che procede parallelo alla scrittura in prosa, e ne riprende temi e suggestioni, diviso per archi temporali: dal 1956 al 2002. Ci sono elementi autobiografici, figure della sua vita e della letteratura (Elsa Morante, Giovanni Pascoli), echi danteschi (Livia, io vorrei), e versi liberi. Si raccontano viaggi, partenze, ritorni, “gesti usati”, partenze dalla stazione, dichiarazioni di poetica «la mia scrittura è impoetica e strana».
15. Lettura: due poesie: Al margine della strada maestra; Sentieri perduti
16. L’importanza del raccogliere, mettere insieme come per le poesie scritte negli anni come un diario di bordo durato 46 anni, le poesie riunite insieme riuniscono i pezzi del caleidoscopio che restituisce un’immagine multiforme. La raccolta di scritture riguarda anche il teatro. L’unica drammaturgia rappresentata ed edita di F.R. era Terremoto con madre e figlia (1994) messa in scena da Martone. I due avevano scritto insieme la sceneggiatura del film Morte di un matematico napoletano, sulla vita di Renato Caccioppoli. Poi il Teatro di Napoli si è occupato della rappresentazione di due testi inediti dell’autrice: Villino Bifamiliare (2022) regia di Arturo Cirillo; Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo (2023) regia di Mario Martone; Cirillo scrive nella Postfazione di Villino bifamiliare (Marotta e Cafiero, 2022) che Ramondino scrisse 8 testi teatrali, che avrebbe voluto vedere in scena, molto legati alla sua biografia e alla drammaturgia bernhardiana. Della messa in scena di queste due opere teatrali ci racconta Marzia D’Alesio del Teatro di Napoli.
17. Intervento Marzia D’Alesio

Soggetto di Nadia Nappo e Paola Nitido
Coordinamento di Paola Nitido
Montaggio di Amanda Rosso
Foto di Massa Lubrense per gentile concessione di Paola Nitido
Foto di Palazzo di Spinelli per gentile concessione di Nadia Nappo
Locandine del Teatro di Napoli per gentile concessione di Marzia D’Alesio
Fotografie di Fabrizia Ramondino per gentile concessione di Tania Garribba

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