30 giugno 2010 (termine ultimo per l’invio)
La donna racchiude in sé meraviglie e misteri.
La donna, accusata di stregoneria, è vista come portatrice di una sapienza popolare, radicata e diffusa.
Le donne «di sapere» sono state indicate come streghe, come donne cioè che agiscono fuori dal contesto riconosciuto, un sapere tradizionale legato alla natura che si contrappone al sapere ufficiale prerogativa maschile. Sono state bruciate per bruciare in fondo un sapere popolare che si è avuto intenzione di cancellare dal paradigma dominante. Sgradito era il loro sfuggire ad ogni controllo, in particolare a quello esercitato dagli uomini.Compiono meraviglie vecchie come la storia dell’uomo, hanno la capacità di creare, posseggono i misteri della ciclicità della natura, e meraviglie attuali quali la conciliazione, la capacità di ascolto, di empatia e la volontà di rivalsa. Lo sviluppo di doti intuitive attraverso la capacità di autoascolto ha dato origine al noto sesto senso che gli uomini hanno imparato a conoscere a proprie spese.
La capacità di sorridere anche nei momenti più difficili ha assegnato loro il ruolo di rasserenatrici, le doti di mitezza hanno creato l’ideale di fratellanza degli esseri viventi in riferimento ad una madre-terra che è creatrice, contrapposto all’ideale di prevaricazione prettamente maschile.
Parliamo di meraviglie di donne, magie quotidiane e vittorie straordinarie. Disegniamo donne che, grazie alla propria peculiarità, hanno saputo creare qualcosa eccezionale.
Raccontiamo di grandi e piccole “meraviglie di strega”!
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