Ci sono tanti pezzi sparsi di questa enciclopedia possibile: Centri di documentazione, Librerie, Associazioni, Biblioteche, Archivi, Università, siti: ovunque la ricerca, la tessera del mosaico.
Contraccambiamo questo immenso lavoro, già avviato prima di noi (prima, prima, prima) con la costruzione di questa Enciclopedia, cioè un’operazione che da sempre si propone di radunare, illuminare, costruire e divulgare.
Che cosa?
Intanto la conoscenza, nomi e cognomi. Ogni nome e cognome fa una storia, e ogni storia singola va in un paesaggio pieno di storie, e tutto diventa la Storia. Ma senza la storia delle donne – di tutte le donne – non si fa una bella Storia: si fanno degli schemi, delle approssimazioni, dei riassunti che non somigliano più a niente. E che fan danno.
L’altra cosa che si divulga da sé facendo una Enciclopedia delle donne è l’idea della libertà: la conoscenza delle donne in carne e ossa del passato e del presente, al pari dell’esperienza, sgretola le grate di quei pochi, limitati modelli a cui la loro vita (destino, vocazione, intelligenza, desiderio) viene ancora ricondotta, ottusamente certo, ma con una ostinazione e una potenza (anche una prepotenza) che sorprende…
Info: http://www.enciclopediadelledonne.it/impresa.php
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