di Valeria Palumbo, immagini di Giancarlo Montelli, Odradek Edizioni, 2010
Ci sono state le rivoluzionarie di professione, da Eleonora de Fonseca Pimentel a Rosa Luxemburg. C’è chi l’ha fatto part-time, come Tina Modotti. E chi ha rivoluzionato l’arte, come Isadora Duncan. Ci sono state quelle che ribelli non si sentivano affatto, come Leni Riefenstahl e Marie Curie, ma hanno fatto cose che nessuno al mondo avrebbe immaginato.
E quelle che il mondo l’hanno girato e rigirato come Nellie Bly, Alexandra Néel-David e Amelia Earhart.
In poco più di due secoli dai riccioli di Athena è saltata fuori una genia sempre più agguerrita di donne.
Difficile contenerle. Irresistibile ritrarle.
Eccezioni? Certo. L’onda grande delle donne seguiva la corrente: vivevano nel cono dell’ombra maschile, erano mogli per tradizione, madri per natura, devote per obbligo e recluse per inerzia. Ma alcune, tra la fine del Settecento e il Novecento, hanno detto no. Sono uscite di casa, hanno esplorato il mondo, l’hanno modellato, riscritto, ridisegnato, studiato, contestato. A volte sono salite per questo sulla forca, altre volte hanno strappato un Nobel. Il prezzo è sempre stato altissimo.
A loro, ai loro profili esaltanti e spesso contraddittori, è dedicato questo libro. Non un’agiografia. Al contrario. Piuttosto, una raccolta di ritratti, in prosa e pennello, che demolisce i miti del Romanticismo, dell’amore come destino. Del silenzio e della modestia come vocazione. E riscopre l’azione come autentico talento femminile.
Info: http://www.odradek.it/Schedelibri/dallachiomadiathena.html
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