La gita delle ragazze morte

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copertinadi Anna Seghers (a cura di Rita Calabrese), Marsilio 2010

Considerato uno dei più grandi racconti della letteratura tedesca, La gita delle ragazze morte (1943-44) unisce felicemente gli aspetti apparentemente inconciliabili dell’opera di Anna Seghers: impegno politico e dimensione mitica, fedele rappresentazione della realtà e trasfigurazione della parola poetica, coralità e autobiografia.


Viaggio nel ricordo e ricordo di un viaggio, una gita scolastica a ridosso della prima guerra mondiale diventa l’affresco di un’epoca e attraverso i destini individuali raffigura il suicidio di un’intera società. Sguardo femminile, dolente confronto con l’ebraismo, tecniche della visualità s’intrecciano nella riflessione su appartenenza collettiva e responsabilità individuale in tempi oscuri, sui grandi temi della vita e della morte, come messaggio di speranza in un linguaggio di palpitante attualità.

Info: http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3170703-la-gita-delle-ragazze-morte

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