, a cura di Cristina Bracchi (Il Poligrafo, 2011)
Poetiche politiche nasce dall’esigenza di indagare il quotidiano letterario in un’ottica di genere. È nel dialogo tra letteratura e politica che la valorizzazione dell’esperienza e della soggettività femminile tende all’elaborazione di concetti e alla comprensione di categorie per la ridefinizione di contenuti e metodi del sapere.
I contributi qui raccolti avviano una profonda riflessione intergenerazionale e interdisciplinare, che si propone di ridurre la distanza tra teoria e prassi nella produzione del sapere di genere. Un luogo di confronto e di scambio tra docenti, studiose, scrittrici come Kaha Mohamed Aden, Ribka Sibhatu e Leïla Sebbar, finalizzato a rendere politico il discorso della letteratura e a stabilire nuovi legami tra linguaggio letterario e contemporaneità.
I diversi interventi si interrogano sul significato e sulle modalità dell’interazione tra poesia e filosofia, filosofia e letteratura, letteratura e politica, ripensando canoni e categorie attraverso una pratica discorsiva che è “fare critico in relazione”, ossia pensiero capace di modificare la profondità del nostro sguardo, di trovare nuove chiavi di lettura del testo e della realtà, disarticolando confini e conflitti nella cultura e nella società.
Questa prospettiva aperta mira a interpretare la funzione e le pratiche del pensiero critico e della produzione letteraria femminile, come fondamentali strumenti di conoscenza del nostro presente.


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