Cara Clarissa, di Silvia Ricci Lempen (Iacobelli, 2012)
Dall’autrice de Una famiglia perfetta, libro del mese di Fahrenheit, ecco una nuova storia al femminile.
Giulia è venuta a cercare in po’ di pace, o forse a ritrovare se stessa, in un solitario chalet che si affaccia sul lago di Zurigo. Inaspettatamente non sarà lei a ritrovarsi, ma il suo passato a bussare alla porta, ad aprire uno spiraglio nella memoria e a costringerla a tirare le somme di una vita di cui forse non risulta soddisfatta. L’angoscia del foglio bianco e di una lettera che non riesce a portare avanti, diventano i mezzi per raggiungere un più intimo rapporto con se stessa e per scavare, cercare e riportare alla luce elementi di un passato rimasti in sospeso.
Una scrittura nitida, spietatamente precisa, che esalta il dettaglio e si addentra nel vissuto della protagonista, ci mantiene con il fiato sospeso fino alla definitiva resa dei conti. In un’alternanza continua tra presente e passato, Giulia ricompone una storia personale, riproponendo un dramma tipicamente femminile tra dovere e piacere, agio e soddisfazione, conducendoci a un’insolita soluzione.


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