DWF 2005 – 2006
In questi due numeri di DWF si parla dell’individuazione di alcune figure di donne contemporanee significative nelle arti performative, e di altre donne capaci di far emergere la politicità del loro lavoro in termini parlanti per la nostra sensibilità. Per nostra intendendo quella di donne, ormai di diverse generazioni e sicuramente di diverse esperienze, accomunate però da una appartenenza di genere scelta e non subita, autonomamente significata nella relazione con altre, e dall’amore per la libertà femminile e per quella trasformazione di sé che chiama in causa il mondo.
Artiste di formazione diversa, provenienti da una varietà di luoghi e di culture, non necessariamente femministe (anzi, in alcuni casi – Sarah Kane, Ariane Mnouchkine – quasi infastidite dalla possibile imposizione di una connotazione sessuata al loro lavoro), donne di spettacolo in una accezione ampia del termine: drammaturghe, registe, attrici, artiste della performance, da "leggere" a nostro vantaggio, per quel di più del linguaggio artistico che sa dire oltre le intenzioni di chi dice e che – soprattutto nelle arti performative, dove il corpo è segno e significato – non può mantenere una opaca neutralità.
Guardando al lavoro di queste artiste: Julia Varley – attrice dell’Odin Teatret; Odile Sankara e Werewere Liking – eclettiche donne di spettacolo africane; Sarah Kane e Caryl Churchill – drammaturghe inglesi di due generazioni successive; Ariane Mnouchkine – regista geniale e innovativa; Marina Abramovic´, performer e figura di primo piano nelle arti visive, si vede bene la loro "forza nell’indicare con precisione", nell’esprimere il mondo in cui viviamo e nel modificarlo nominandolo, in un intreccio tra vita e arte che non significa superficiale (auto)biografismo ma radicamento nell’esperienza e sua ripresentazione in modi che ne conservano l’intensità del sentire soggettivo ma anche la allargano al mondo. (Paola Bono)
DWF
2005, 4 (68)
SOMMARIO
2 Nota editoriale
Paola Bono
MATERIA
5 Julia Varley: la presenza dell’attrice tra visibile e invisibile
Chiara Zamboni
16 Sarah Kane: all’inferno per cambiare il futuro
Paola Bono
27 Odile Sankara: prima di tutto la vita
Vita Cosentino
39 Ariane Mnouchkine e il Théâtre du Soleil:
piccolo lessico di avvicinamento
Giorgina Pilozzi
POLIEDRA
54 La potenza delle tenebre. Donne e creazione
Françoise Collin
SELECTA
60 Recensioni (Giardini, Colombo, Bono)
71 abstracts
73 le autrici
DWF
2006, 1 (69)
SOMMARIO
2 Nota editoriale
Paola Bono
MATERIA
3 Rendere visibile l’invisibile: il corpo politico di Marina Abramovic´
Cristina Demaria
16 Werewere Liking: un’arte del desiderio
Sara Tagliacozzo
29 Caryl Churchill: nel contesto della storia
Cristina Polverini
POLIEDRA
40 DWF online: la nascita di un progetto
Rachele Muzio
SELECTA
70 Recensioni (Festinese)
79 abstracts
80 le autrici
PASSAPAROLA:
