Il progetto nasce da un’idea di Marta Cariello, Tiziana Colusso e Donatella Saroli, del direttivo SIL, sulla necessità di ricercare ed evidenziare le altre associazioni di donne nelle varie aree del mondo, in modo da poter creare o rilanciare reti e legami.
Ovviamente bisogna tenere presenti le differenze storiche e culturali tra le differenti aree geo-politiche. Mentre nella maggior parte dell’ Europa e negli Stati Uniti le donne autrici (scrittrici, letterate, filosofe, giornaliste culturali, docenti, sceneggiatrici, registe di teatro o cinema, artiste visive) sono ben rappresentate sia nelle organizzazioni generali di autori e autrici sia in organizzazioni autonome, in altre aree del mondo si trovano piuttosto delle associazioni di donne che non si occupano in maniera specifica di autrici ma di questioni generali inerenti alle donne (sanità, maternità,scuola, lavoro e cultura). In uno scenario ormai pienamente globale, è necessario collocare la SIL nel più vasto orizzonte delle organizzazioni di autrici. L’idea è quella di procedere ad un censimento a livello internazionale delle varie organizzazioni, dividendo i paesi tra le promotrici e chi altro vorrà partecipare, sia all’interno del direttivo che tra le iscritte, per testimonianze e interviste specifiche.
L’ossatura della sezione sarà quindi un repertorio di organizzazioni di autrici suddivise per Continente e Stato, con riferimenti di contatto (sito internet, email, nome delle componenti del direttivo, attività principali). Per dare polpa e interesse al volume si potrebbero realizzare delle interviste (in lingua francese o inglese, possibilmente, traducendole poi in italiano) ad alcune presidenti o direttive delle associazioni di autrici, facendoci raccontare la storia dell’organizzazione, i momenti salienti, gli ambiti di azione e così via.
Se alla fine de biennio ci saranno materiali sul sito interessanti per quantità e qualità, si potrebbe ipotizzare poi di riunirli in una pubblicazione, o in formato ebook o cartaceo, e messo poi a disposizione delle Socie SIL che vogliano consultarlo per essere informate sulle organizzazioni di autrici nel mondo ed eventualmente contattarle, anche in previsione di scambi, viaggi, eventi in presenza e on line.
In due parole, l’orientamento delle promotrici:
“Per molti anni ho viaggiato, soprattutto in Europa, sia come autrice invitata in Festival letterari e di poesia, sia per l’impegno di sei anni come componente eletta dello European Writers Council, la Federazione Europea che riunisce associazioni e organizzazioni autorali nei vari paesi dell’Europa geografica, comprendente anche paesi non facenti parte dell’Unione Europea. Queste esperienze internazionali sono state preziose per comprendere l’importanza del “fare rete” di autori e autrici, per condividere informazioni, rilanciare proposte, all’occorrenza sostenere proteste. Ogni paese ha modalità peculiari di “far rete”, che rispecchiano le culture, i territori, le configurazioni sociali, le relazioni di genere. Conoscere altre modalità significa allenare la flessibilità e l’apertura del pensiero. Ho riscontrato anche la fondamentale importanza delle associazioni di traduttori/traduttrici, veicoli di una cultura veramente globale e attenta alla visibilità delle lingue e culture minoritarie”. Tiziana Colusso (scrittrice, direttrice rivista FORMAFLUENS – International Literary Magazine)
“La mia ricerca sulle scritture di donne dell’area del Mediterraneo può fornire una base per estendere la rete delle relazioni della SIL non solo oltre i ‘confini’ linguistici, ma anche su rotte e interconnessioni che emergono oggi nella circolazione continua – e a volte drammatica – di persone e saperi. Tali interconnessioni affondano le radici anche nella storia stessa delle letterature, normalmente chiusa negli steccati delle narrazioni nazionali, ma in realtà molto più stratificata e complessa negli spazi e nei tempi in cui si articola. Il progetto è quello di un racconto reciproco e anche comune con le associazioni di altri luoghi e territori, di sovrapposizioni e incontri, conversazioni e fertili aperture.” Marta Cariello (Professoressa Associata di Letteratura Inglese, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”)
“Radicate in una tradizione di associazionismo, che le ha rese audaci e visibili, nei 19 anni trascorsi negli Stati Uniti, le reti progettuali delle donne in Nord America sono state per me generative. Frutto di negoziazioni fra territorio, politiche e lotte di resistenza, le associazioni delle donne in sudamerica – in particolare le associazioni ecofemministe e il lavoro che nasce tra la tensioni fra realtà urbane e comunità indigene – sembrano promettere riflessioni che leggono le reti nella prospettiva neo-materialista. Il contatto diretto con entrambe le aree potrebbe ben accompagnare, per dirla con Donna Haraway, il lavoro di generare “parentele”. Donatella Saroli (studiosa di gender studies negli USA, e di cinema delle donne, attualmente consulente presso il MAXXI)
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