La stampa periodica femminile in Italia Repertorio 1861-2009
a cura di Gisella Bochicchio, Rosanna De Longis, Biblink editori 2010
Questo repertorio censisce e descrive oltre 1600 periodici italiani diretti alle donne editi tra il 1861 e il 2009. Rappresenta così l’intero spettro dell’esperienza unitaria, senza trascurare quei titoli che, nati in anni precedenti, attraversano il 1861 e proseguono oltre.
Scorrendo le testate censite, ci si rende facilmente conto che dall’Unità a oggi le donne sono state oggetto e destinatarie di una grande quantità di pubblicazioni periodiche, dalle forme e dai contenuti più vari.

This is the first of two issues of Anglistica devoted to intersections between musical and cultural studies. It presents reflections on music as a cultural practice with special bearings on the definition of gendered identities and ethnical configurations. As well as hosting some outstanding representatives of cultural musicology, it presents instances of music travelling across borders and providing strategies of resistance, transgression, hybridation and dissent. It also offers a point of ‘hearing’ to some experimental musical experiences in Naples.
Monica Farnetti, (Iacobelli, Roma 2010)
“Roba da donne” ritorna sul tema della letteratura scritta dalle donne intesa come una forma di libera espressione di sé e di riflessione sulla realtà circostante, con uno sguardo sensibile e attento alla condizione femminile ed ai rapporti di genere.
Perché la storia di Teresa Merlo dovrebbe riguardare molti oggi, a cominciare dai giovani? Teresa Merlo (1894-1964), poi Maestra Tecla, fu una donna nuova sia nei confronti del mondo religioso, al quale aveva scelto di appartenere, sia di quello sociale. Il suo ritratto umano e spirituale, qui tracciato in tutta la sua statura profetica, la inserisce nel panorama femminile del Novecento, la cui ricchezza parla soprattutto alle donne. Ma la sua passione per la santità dà voce a un desiderio di pienezza che ci appartiene in quanto esseri umani.
Il ciliegio e altri racconti raccoglie dodici storie brevi che spaziano dai temi classici a quelli contemporanei, piccoli angoli del quotidiano o temi introspettivi di grande spessore suggeriti al lettore attraverso una prosa semplice e immediata dai toni ora espressionistici ora lirici.
L’Armonica, zibaldone degli scritti brevi è nata da un’idea di Anita Pittoni nel 1966. I libretti erano piegati ad armonica, come si usava una volta per le fiabe popolari da un soldo. L’ Armonica del Ramo d’Oro è una collana, di piccolo formato, che idealmente vuole dare un seguito al progetto originario: pubblicare e diffondere opere originali, d’ogni tempo, di scrittori italiani e stranieri, troppo brevi per essere pubblicate monograficamente in volumi tradizionali.
Questo libro nasce dal piacere condiviso di colmare una lacuna. In Italia tutto il corpus di testi di donne in lingua inglese dell’ultimo quarantennio è stato tradotto in minima parte e le poche eccezioni sono per lo più esaurite e introvabili da tempo. Siamo invece convinte dell’importanza di non perdere il valore di una riflessione collettiva di grandi proporzioni scaturita dalla riscoperta del corpo in ambito femminile e femminista.
La sofferenza, il dolore, ma anche il grande coraggio dei bambini, in cinque racconti esemplari. Testi essenziali e profondi, nati per essere letti ad alta voce, per condividere l’emozione di storie che potrebbero star dietro alle cronache che leggiamo tutti i giorni sui giornali e a cui non si può, non si deve, restare indifferenti.
Poesie della nostalgia e della determinazione. Esther Basile, filosofa, giornalista e poetessa, non può fare a meno di unire la contemplazione al ragionamento, la tenerezza alla scientificità del soppesare e valutare la Storia e le storie di oggi e di sempre. Di raccontare quello che è e quello che poteva essere o che vorremmo che fosse?