A RISCHIO DI VOLARE. LE CLOWNESSE, I MUSICI E IL TROVATORE

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Angelo Mai presenta
A rischio di volare. Le clownesse, i musici e il trovatore
all’interno del Festival Racconti al parco
 
Roma, 20 luglio 2007 – ore 21,30
Anfiteatro di Parco Alessandrino
Largo Serafino Cevasco
ingresso gratuito

– 21.30 –
IO DEA ovvero ESSA
atto unico di Rosa Masciopinto e Barbara Valli
con Rosa Masciopinto e le  Clownesse: Valeria Berdini, Claudia D’Angelo, Agata Di Deco, Serafino Iorli, Martina Spalvieri, Miriam Vender, Gloria Vigorita

– a seguire –

Di soglia in soglia
di Sylvia De Fanti con supporto creativo di Giorgina Pilozzi
con  Sylvia De Fanti, Pino Marino e Cristiano De Fabritiis

The Company &.Opera Rosa presentano

IO DEA ovvero ESSA

atto unico di Rosa Masciopinto e Barbara Valli

con Rosa Masciopinto e le  Clownesse: Valeria Berdini, Claudia D’Angelo, Agata Di Deco, Serafino Iorli, Martina Spalvieri, Miriam Vender, Gloria Vigorita

Regista associato: Valeria Talenti

Musiche scelte da Ghighi Di Paola; dirette da Nando Citarella; arrangiate da Martina Spalvieri

Movimenti scenici: Giuditta Cambieri

Scenografia: Andrea Cecchini

Trucco: Miria Germano

Disegno luci: Carlo Oriani Ambrosini

Assistenti alla regia: Giulio Fotìa – Luigi Orfeo

“Io Dea”, il nuovo spettacolo di Rosa Masciopinto e Barbara Valli, con la regia associata di Valeria Talenti e una straordinaria compagnia composta da sette clownesse, è il  progetto coraggioso e autoprodotto, nato all’interno del Laboratorio aperto di Arti e Culture Angelo Mai, dove Rosa Masciopinto (ventinove anni di recitazione regia e drammaturgia, protagonista insieme a Giovanna Mori del fortunato duo “Opera Comique”, oggi docente di improvvisazione teatrale all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’amico) ha condotto un laboratorio per attori professionisti sulla Ricerca del Clown. Indipendente e irriverente, il gruppo ha continuato a lavorare anche dopo lo sgombero dell’Angelo Mai, dando vita a personaggi teneri ed esplosivi, ma soprattutto “veri” e pronti a tutto pur di salvare lo spettacolo. 

È un salvataggio da thriller quello proposto da “Io Dea”, dove un circo sull’orlo del fallimento sta per essere abbandonato anche dalla sua Direttoressa, ma le Clownesse la implorano di restare con loro per fare un ultimo tentativo di divertire un pubblico ormai disaffezionato. Il prezzo che devono pagare perché lo show possa andare avanti è la propria vita e la loro Direttoressa-Mamma-Dea è pronta a sacrificarle.

Divertente e spietato allo stesso tempo, lo spettacolo ha ereditato da Opera Comique la capacità di trattare temi sociali in modo surreale e ironico, dando vita a una lettura dell’infanticidio che non si fa sovrastare dal realismo insensibile e schiacciante della cronaca nera. Da quattro anni Rosa Masciopinto ha infatti intrapreso una ricerca su questo delicatissimo tema e l’ha affidata allo stile tragicomico dei clown, costruendo un atto unico veloce come un circo, soave come una poesia e crudele come le favole che ci addormentano ma ci inquietano, ci aiutano a sognare, ci insegnano il sapore di ogni singola emozione.

È uno spettacolo per chi conosce quell’altalena che dal piangere porta al ridere e poi a riflettere, stupirsi e quindi esplodere di nuovo, e per chi vuole salirci ancora una volta, spinto dall’imprevedibile mano di giovani clownesse che si mostrano e ci mostrano, riflettendo il meglio e il peggio di tutto ciò che siamo.

 

Di soglia in soglia

di Sylvia De Fanti con supporto creativo di Giorgina Pilozzi

con  Sylvia De Fanti, Pino Marino e Cristiano De Fabritiis

Parole: Favola – Sylvia De Fanti; Testi –  Jorge Luis Borges, Italo Calvino, Paul Celan, Mariangela Gualtieri, Pier Paolo Pasolini, Fernando Pessoa, Giorgina Pilozzi

Musica: Pino Marino, Andrea Pesce, Cristiano De Fabritiis

Grazie di cuore a tutto l’ Angelo Mai e al Collettivo Angelo Mai

La soglia è la turbolenza del passaggio, il climax della crisi, copresenza contraddittoria e cortocircuito di senso. La soglia è il non so, l’istante in cui s’improvvisa il possibile e si smaschera l’impossibile: l’acrobata si sbilancia e per non cadere inventa una danza o cade, ma cade come Icaro, in un minuetto di vuoto.

“Di soglia in soglia”, titolo di una raccolta di poesie di Celan, suggerisce il passaggio perpetuo, il verso tremulo e ricco che lo esprime e il desiderio di rendervi omaggio.

Attraversare la soglia è il tentativo di passare dall’isola all’isola che non c’è…

La nota è in bilico tra sé e un’altra… nasce la musica. La parola inciampa nella sua vertigine… nasce la poesia.

Angelo Mai occupato

Laboratorio aperto di arti e culture

info@angelomai.org – tel. 340.6959026

www.angelomai.org

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