Le personagge di Valeria Viganò

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Quando cominciate un nuovo libro che cosa viene per primo: un evento, una scena, uno o dei personnaggi?
Un evento, una storia. Ma è come è narrata, la lingua che fa la differenza.

Vi sembra che la differenza tra personaggia/gio sia importante? Decisiva? Senza importanza?
Decisiva

Se si tratta di un personaggio questo (lui o lei) è legato a un ricordo, a un fatto di cronaca, a un avvenimento storico, personale o collettivo, a un’immagine, a una frase …?
A un avvenimento, ma realtà e finzione si mescolano ovviamente.

Quando il personaggio si è confermato o imposto lo lasciate continuare il proprio cammino, in altri termini trovate che i personaggi abbiano o no una vita autonoma?
Il personaggio a un certo punto è tridimensionale, ha una vita autonoma e mi sta accanto nella vita come una presenza vera.

Secondo voi i personnaggi /le personagge sono più forti o no dell’autore/autrice?
Dovrebbero essere più forti dell’autrice.

Vi è capitato di essere state sorprese dal sopraggiungere di un personaggio inaspettato? In che modo il personaggio/la personaggia è una straniera/ uno straniero per voi ? O al contrario qualcun/a di estremamente intimo?
Sì, mi è capitato più volte, di solito è una summa di persone congiunte insieme. E come tutti sono stranieri e intimi nello stesso tempo

Quale tra personaggi (maschili e femminili) delle vostre letture avete amato di più?
Swann (Proust), mrs. Dalloway e tutti i sei de Le Onde (Woolf), La madre nel secondo episodio di Le Ore (Cunningham), Anne-Marie Stretter (Duras) Adriano (Yourcenar) Cassandra(Wolf) Mara e Charlotte nei racconto (Bachmann) e molti altri.

Quali dei vostri personaggi/e amate di più?
Nona e il dottore (La scomparsa dell’alfabeto)

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