Maria Vittoria Tessitore divide i suoi interessi tra la letteratura e la mediazione culturale come pratica interpretativa del fenomeno migratorio. In particolare è studiosa sia di teatro inglese del periodo rinascimentale (oltre a numerosi saggi ha tradotto “Titus Andronicus” per l’edizione dei Meridiani) sia di teatro delle donne nel periodo suffragista e contemporaneo (l’ultimo lavoro, appena uscito per Editoria e Spettacolo è la cura con Paola Bono e in collaborazione con Sarah Perruccio di una scelta di tre testi di Timberlake Wertenbaker.). Ha insegnato sia nelle scuole secondarie, sia all’università, in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, appassionandosi a una didattica partecipativa e concentrata sull’apprendimento. Su queste premesse ha contribuito a fondare e ora a coordinare un corso di master in “Politiche dell’incontro e mediazione culturale” che si avvia attualmente alla sua decima edizione. Ha diretto le Relazioni Internazionali dell’Università Roma Tre per molti anni. E’ socia fondatrice della SIL.


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