Adriana Lorenzi, docente a contratto per Tecniche di Scrittura presso la Facoltà di Scienze della Formazione a Bergamo e Bologna. Formatrice nell’ambito della scrittura autobiografica e memoriale, in diverse Associazioni Culturali, nella Casa Circondariale di Bergamo e in quella di Reclusione di Padova e di Venezia.
Critica letteraria per la rivista Leggere Donna; fa parte della Società Italiana delle Letterate (SIL).
Pubblicazioni
Narrativa
Parole ammalate di vita, Mobydick, Faenza, 1999
“Una raccolta di racconti nei quali la quiete apparente nasconde segreti, miracoli o disastri; la superficie della vita quotidiana s’incrina e si spacca sotto il passo accelerato dell’ansia; ogni voce narrante si srotola come una bobina mentale in un sussurro che ci irretisce e ci inquieta e, mentre tende a rassicurarci, lascia indovinare strappi e schianti” (Marisa Bulgheroni).
Tazze vuote, tazze utili, Edizioni Berti, Piacenza, 2004
Romanzo: Immaginiamo un treno che si avvicina sferragliando alla sua ultima stazione. E sui sedili quattro donne anziane si tengono compagnia, intrecciando le loro storie in attesa della fine corsa. Hanno intrapreso quel viaggio per salvare le loro voci, le storie vissute e quelle sognate e devono farlo prima che il treno entri in stazione perché per loro non ci sarà un nuovo viaggio e un’altra possibilità. Ad accompagnarle c’è una giovane donna che le incalza affinché ciascuna dipani il suo filo di parole prima di perderle per sempre.
Non restate in silenzio, Le Lettere, Firenze, 2008
Una raccolta di racconti che nasce dalla passione per la letteratura, la storia e le leggende. Al mondo letterario appartengono: Virginia Woolf, Emily Dickinson, Dolores Prato, Gianna Manzini e Antonia Pozzi. Alla Storia: Medea Colleoni e Azzurrina. Uno solo, l’ultimo, si aggrappa tenacemente al presente, alla Casa Circondariale di Bergamo dove da anni l’autrice invita le detenute a raccontare la storia della loro vita.
Amartinengo, Le Lettere di Firenze, 2011
Saggistica
Una formica cammina anche sul tetto – Storie di vita delle ospiti del reparto psichiatrico dell’Istituto Opera Pia Rota (BG), Gammalito, Bergamo 2003
Il saggio restituisce sia le storie di vita delle donne da anni residenti presso l’Istituto, sia il percorso di formazione degli operatori che hanno partecipato al progetto di raccolta delle storie e un’analisi delle storie.
Voci da dentro – Storie di donne dal carcere di Bergamo, Edizioni Lavoro, Roma, 2004
Vivere il carcere e nel carcere significa convivere con lo sguardo degli altri, con l’implacabile giudizio e oblio di un esterno che rende anomali, senza tempo e senza spazio, con un’umanità lisa, consunta. Questo volume vuole restituire agli occhi distratti di chi vive fuori dal carcere l’immagine di donne innamorate, di bambine colorate, di giovani nutrite di speranze, adombrate da dubbi e dolori, di donne fragili nell’errore e coraggiose nel momento del riscatto. Raccontarsi per ri-raccontarsi, per trasformarsi da detenute in donne, per ridarsi una dignità che la vita ha spesso cercato di cancellare/infangare.
Amo i ricordi, Luciana Tufani Editrice, Ferrara, 2007
Raccolta di storie di vita di donne migranti e native prodotte durante un laboratorio di scrittura autobiografica organizzato dal Centro Documentazione Donna di Ferrara e dall’Assessorato alle Pari Opportunità e all’Immigrazione
Ciao, nani, Casa Editrice Città Aperta, Roma-Troina, 2007
Raccolta di storie di vita di ospiti anziani della Fondazione G. C. Rota di Almeno San Salvatore – BG
Scrittura e formazione (a cura di Emanuela Cocever), Erikson, Trento, 2010
Cara Aeper ti scrivo, Gruppo Aeper, Bergamo, 2012
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