Sono online da fine ottobre, disponibili e visibili a tutti, gli archivi digitalizzati dei manoscritti di Emily Dickinson. Si tratta di un’importante operazione, finanziata e organizzata dall’Università di Harvard, che cambierà la vita degli studiosi della poeta di Armherst, ma anche di chi la ama, e potrà vederne la calligrafia, le pagine.
C’è un curioso risvolto. Intorno agli Archivi Dickinson c’è un’annosa controversia, che la pubblicazione ha reso di nuovo attuale, che risale alla diversa destinazione dell’eredità di Emily, in parte di proprietà di Harvard, in parte dell’Amherst College
Per la controversia, dal New York Times
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