In questo saggio del 1992, ricompreso nel volume di due anni posteriore Il re nero. Saggi di letteratura femminile tedesca, Uta Treder investiga le ragioni per cui Ingeborg Bachmann dopo le prime due raccolte liriche di gran successo, smise di scrivere poesie e passò alla prosa. Traducendo la poesia “Amore: continente oscuro” di Bachmann, Treder parte proprio dall’interpretazione decisamente sessuata di quei versi, per concludere che: “si tratta anche dell’incapacità di dare voce, nella poesia, all’ordine creaturale, dell’impossibilità di dire un eros femminile, che non sia passivamente assoggettato all’eros maschile, che si inscrive nel regno della morte e da esso trae la sua forza vitale”.
Rita Svandrlik
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