Almanacchi, anno nuovo e auguri

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«Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi nuovi?».

È l’inizio di una delle ultime Operette morali, scritta  nel 1832 da Giacomo Leopardi Il giovane favoloso, come lo ha chiamato Annamaria Ortese: Dialogo tra un venditore d’almanacchi e un passeggere. Un testo breve, che così si conclude:

«Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

Venditore. Speriamo

Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete»

L’autore della malinconia e del pessimismo, che il film di Mario Martone ha reso di nuovo vivo per tanti ragazze e ragazzi, parla della vita e della speranza.

E la crisi che segna le vite tutte e tutti, in quale anno nuovo ci fa sperare? Che cosa ci auguriamo?

Quest’anno non vi chiediamo solo di dirci quali libri vorreste regalare, o avere in regalo. Vi chiediamo i sogni, le proposte, i desideri, quello che per cui vale la pena impegnarsi, lottare.

Scriveteci, qui nei commenti, su fb, twitter, per mail.  Vi aspettiamo, vi pubblicheremo. Intanto penseremo anche noi ai nostri auguri!

 

 

 

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