Il sorriso dello stregatto
a cura di Liana Borghi e Clotilde Barbarulli, Edizioni ETS, 2010
Il Sorriso dello Stregatto incrocia due temi tra il teorico e il narrativo: il rapporto fra figura e azione nella cultura delle donne, e la declinazione dell’affetto nella letteratura e nell’arte – da espressione dell’essere a passione e sentimento. I saggi discutono di transizioni nelle guerre, nelle migrazioni, nelle inquietudini di scrittrici e artiste di ieri e di oggi, interrogando in vario modo i codici e il potere.


In un mondo popolato da direttori di casting e vallette televisive, tra demenziali talk show e reality, l’ascesa di Katia G., di politico in politico, è inarrestabile.
Donne di Licia. Viaggio tra le donne turche è la narrazione delle estati trascorse presso le famiglie contadine di un villaggio della campagna licia, una regione al sud del paese anatolico che attraverso uno sguardo intenso e partecipato mostra una Turchia poco nota al turismo convenzionale. L’esperienza soggettiva dell’autrice indaga nei tratti le luci, le ombre, le sfumature, i contrasti e l’ambiguità del vivere quotidiano alla ricerca del vero volto della vita. Ne emerge una Turchia umana, semplice, coinvolgente, fatta di piccoli gesti quotidiani e di tradizioni femminili ancestrali che ancora oggi sopravvivono mantenendosi intatte e vitali, nonostante l’incalzare della modernità e dell’Europa.
Sei donne molto diverse tra loro frequentano un circolo del lavoro a maglia: una domestica obesa, una giovane impegnata politicamente, una ragazza bellissima e stanca di essere considerata solo un soprammobile, un’anziana molto religiosa, una prostituta, una donna con una grave menomazione fisica.
Con un saggio critico di Manuela Brotto: “Luisa Giaconi: la donna fiore”.
“È il libro di una lettrice di Virginia Woolf, ben più che quello di una letterata (ed è la mia prima lode), pur essendo questa la formazione professionale di Rampello e pur essendo il suo un libro informato del molto che è stato scritto sulla Woolf. Non ho niente contro i letterati, intendiamoci, voglio solo dire che c’è una differenza.
Lena è giovane, bellissima e intelligente e accanto ha un marito che farebbe qualunque cosa pur di renderla felice. Ma lei non sa più dare né ricevere amore fin da quando – aveva nove anni – qualcuno non le ha rubato l’innocenza, segnandola per sempre. Un segreto nascosto con cura, sepolto nell’anima, un fantasma di cui però non riesce a liberarsi e che a poco a poco sgretola il suo equilibrio. L’affetto e la dedizione di Lorenzo non bastano, e nemmeno la nascita di Prisca scalfisce la scorza di questa donna gelida, nemica, distante.
La storia delle donne è dentro ciascuna di noi. Siamo tutte testamenti del passato. Siamo tutte potenziali avvocate del futuro. Non aspettate.