Parole per dire la perdita

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Nel suo ultimo libro, Il sentimento della vita,  Marina Giovannelli si misura con l’esperienza della perdita della persona amata.

Parlandoci della malattia, dell’attesa e  insieme della paura della morte, del distacco e quindi dell’assenza,   ci conduce lungo un percorso di dolore e di amore attraverso i quali recuperare un senso dell’esistere.

Temi scabrosi questi, quasi dei tabù nella nostra società in cui vige l’illusione dell’eterna giovinezza e dell’immortalità. Diceva lo storico Philippe Ariès: “Nel nostro tempo si è proibito il tema della morte come” –  riferendosi all’800 –  “nel secolo scorso quello del sesso”.

Non parlare di sesso, non significava allora non praticarlo, così come non parlare oggi della morte, non impedisce che tutti moriamo, ma proprio tutti.

Rendere pubbliche vicende così personali e intime è una scelta coraggiosa, ma a ben guardare rientra nel particolare percorso letterario della Giovannelli.

Come lei stessa scrive, il libro è  autobiografico: «Era andata così o questa narrazione la stava costruendo lei per quietarsi, per trovare parole utili, da superstite?».  Leggendolo si percepisce anche una sorta di linguaggio sotterraneo che lo attraversa e che unisce i due protagonisti. Per associazione verrebbe da pensare che l’autrice abbia voluto creare una stanza tutta  per sé dove sia possibile  continuare il dialogo con il compagno,  ricreando lo spazio privato del loro rapporto.

Pubblico e privato, dentro e fuori… il dipanarsi del racconto  mette chiaramente in evidenza come   la parola e forse ancora di più  la scrittura  abbiano una funzione di ponte.

Ogni tema sembra dirci Marina Giovannelli ha bisogno di un particolare tipo di narrazione. In questo caso, la narrazione si sviluppa a scatti, quasi a frammenti, nella sua scrittura si avverte il bisogno di trovare delle pause di silenzio e di raccoglimento.  Spazi bianchi che sono  necessari a dare un senso all’ andare avanti  e nello stesso tempo  sono anche fondamentali per riuscire a  ricordare. Spazi bianchi che rendono possibile  ritrovare… il sentimento della vita.

In sintesi: un piccolo libro intenso e delicato che affronta un tema  davvero molto impegnativo.

 

Marina Giovannelli, Il sentimento della vita, Armando Editore, Roma, 2012, 80 pagine 9 euro

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