Motivazione
Quando nel 2000, a Bari, al convegno con le Madres di Plaza de Majo, ho conosciuto la Società Italiana delle Letterate, le pratiche del partire da sé, della relazione, e dell’affidamento, che erano state determinanti a fare nascere in me una nuova soggettività politica, avevano perso di efficacia. Ero bloccata. Spenta. Le parole delle Madres, l’amicizia di Paola Zaccaria, presidente della SIL, mi riaccesero la scintilla. Tornata a Palermo organizzai un seminario sulle Madres: “Pensare l’impensato”. Parlai della loro pratica col gruppo di ragazze che frequentavano un centro sociale e insieme alle quali sostenevo un comitato di donne senza tetto che avevano occupato la Cattedrale. Per loro organizzai in Cattedrale un reading da “Non un passo indietro” e compresi, seppure ancora confusamente, che la strada per rivitalizzare la mia pratica era coniugare letteratura e politica. Poi Pina Mandolfo, socia fondatrice della SIL, mi disse: “facciamo venire le Madres a Palermo?”. Lavorammo sodo, le Madres vennero e parlarono nella sede del Rettorato davanti 700 persone; parlarono anche le rappresentanti del comitato dei senza casa. Fu un evento memorabile, i giornali parlarono per la prima volta della Società Italiana delle Letterate, promotrice dell’iniziativa, che coniugava la scrittura con la politica e che la scrittura era una strada praticabile per rinnovare la politica. Poi nel 2004, al convegno di Ferrara “Leggere e scrivere per cambiare il mondo”, il discorso d’apertura di Monica Farnetti che parlò di “immaginazione e dello splendore di avere un linguaggio” per cambiare la politica, rafforzò la mia convinzione. Si trattava di trovare di volta in volta la forma giusta. La trovai alla vigilia di Natale, a Piazza Politeama, insieme alla Filtea, il sindacato degli edili, e insieme ai senza tetto costruimmo una casa di mattoni (senza cemento!) invitando la gente che faceva shopping ad entrare ed ascoltare le storie che le donne raccontavano o che leggevamo da racconti e romanzi.
Segnare il territorio con la letteratura. Per questo mi emozionano le passeggiate letterarie della SIL. Per il loro riattraversare fisicamente i luoghi delle scrittrici, come è successo a Roma con Ingeborg Bachmann voluta da Giuliana Misserville; perché, come è successo con quella su Goliarda Sapienza, voluta da Pina Mandolfo, il quartiere d’origine della scrittrice è stato coinvolto, nella quotidianità della sua giornata, all’evento. Per questo amo il progetto della SIL sulle Personagge: prendere esempio dalla loro forza e radicalità, dal loro situarsi in un altrove dell’esistenza, e farne tesoro per la ricerca di una pratica capace di sovvertire l’ordine esistente. Come “sfruttare” la forza di Goliarda e di tante altre, contro il potere di Mafia Camorra e ‘Ndrangheta è stato uno dei temi della SIL al convegno “I sud, le mafie, le donne si raccontano”. Tema tuttora itinerante in forma seminariale in alcune città del sud.
Far si che “L’arte della gioia” divenga pratica quotidiana: per questo mi candido al prossimo direttivo.
Madrine
Come “madrine” scelgo Giuliana Misserville e Pina Mandolfo
Profilo
Componente del direttivo nell’anno 2000/2004, con incarico di tesoriera, e componente uscente dell’attuale direttivo SIL, sono nata nel 1950, vivo a Palermo, una laurea in filosofia, oggi in pensione, una figlia archeologa precaria, un marito, una gatta in casa, diversi in giardino. Dal ’93 faccio parte della redazione della rivista Mezzocielo, trimestrale di donne autogestito, fondato nel ’92, dopo le stragi di Falcone e Borsellino, della rivista on line Letterate Magazine della SIL, e del direttivo della Biblioteca delle donne UDI Palermo, fondata nel 1948. Ho condotto laboratori di narrazione con donne adulte poco scolarizzate e in alcune scuole superiori. Ho pubblicato racconti e saggi su riviste e antologie. Per Stampa Alternativa ho pubblicato Falce, Martello e cuore di gesù (2000), e Parole di Terra (2004), tratto da un laboratorio di narrazione con donne di un antico quartiere di Palermo. Per Villaggio Maori il racconto Mi dispiace don Fifì (2013) e I racconti della Cattedrale, storia di occupazioni, rimozioni, immersioni…(in uscita); ho ideato e curato per la SIL il testo a più voci Le personagge sono voci interiori(inristampa).
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