Sta spopolando su Netflix una miniserie televisiva in sette puntate che in pochissimo tempo ha catturato l’attenzione di una quantità incredibile di pubblico, in prevalenza femminile, che grazie al passaparola ha divorato le puntate, appena sono state disponibili, a due o tre alla volta.
La SIL ha pensato di aprire un confronto tra amiche, letterate e lettrici, non necessariamente iscritte, per raccoglierne le opinioni, che in questi giorni si sono intrecciate in Rete. Volete partecipare?
L’incontro è sabato 5 dicembre alle 17 e vedrà in apertura un dialogo tra Maristella Lippolis e Viviana Scarinci che preluderà agli interventi delle partecipanti. Per ricevere, entro il 4 dicembre il link per collegarsi, è necessario scrivere specificando nome e cognome a: societaletterate@gmail.com con oggetto: regina degli scacchi.
Protagonista assoluta della storia è Elizabeth, una ragazzina accolta in un orfanotrofio in seguito alla morte della madre che si è tolta la vita lanciando l’auto contro un camion. Su quella macchina viaggiava anche la figlia, destinata a morire insieme a lei, ma rimasta miracolosamente illesa. Da qui si dipana la storia, che vede Elizabeth avvicinarsi al gioco degli scacchi impadronendosi in poco tempo di tutte le tecniche più raffinate fino a diventare una campionessa in un mondo esclusivamente maschile. Una personaggia forte e fragile insieme, che si vede crescere e superare paure, fantasmi del passato, fragilità, delusioni, in cerca della propria strada e del proprio posto nel mondo. Quali sono gli elementi di un così grande successo, al di là dell’ottima sceneggiatura e della strepitosa bravura della protagonista, Anya Taylor Joy?
Leggi anche l’articolo di Maristella Lippolis su Letterate Magazine https://www.letteratemagazine.it/2020/11/17/una-giocatrice-su-netflix/
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