IL TEMPO E’ UN ALTRO. Dialoghi con Anna Maria Ortese

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E’ uscito per iacobellieditore Il tempo é un altro. Dialoghi con Anna Maria Ortese, volume collettaneo curato da Ivana Margarese, che ne ha scritto anche l’introduzione, impreziosito da una prefazione di Monica Farnetti.

A 110 anni dalla nascita di Anna Maria Ortese, i suoi scritti appaiono ancora di grande attualitá. “Dalla lettura incrociata di alcuni testi di Ortese da parte di un gruppo di studiose e appassionate ha preso corpo questa tessitura a più voci, un testo corale che si presenta anche come un omaggio alla memoria e ri-memorazione della scrittrice, interrogando e interrogandosi sul presente e sui possibili percorsi del nostro divenire.”

Scrive Ivana Margarese: “Dove il tempo è un altro è uno dei saggi raccolti in Corpo celeste, titolo che può rendere assai bene le intenzioni del nostro progetto, colloquio “a più voci e a più corpi” con gli scritti di Annamaria Ortese e la sua predittiva visione di pensiero.

“Scrivere – dichiara in un’intervista a Dario Bellezza del 1983 – se non è pura vanità o lusso – è proprio cercare un altro mondo. Cercarlo disperatamente”. Questa attenzione a ciò che non è visibile, al doppio sguardo di leopardiana memoria, per cui la scrittrice dichiara di credere in tutto ciò che non vede e di credere poco in ciò che vede, offre una lente sul reale che può trasformarsi in grimaldello per sovvertire le oziose categorie e aprire a una dimensione profonda del sentire e del vivere comuni in cui vicini alla visione di un’altra pensatrice radicale, Simone Weil, si debba vivendo tutto perdere per tutto possedere.
La struttura del libro è corale, un tessuto di voci che si intrecciano e attingono allo sguardo di Ortese per osservare la realtà attraverso la composizione di differenti prospettive situate in differenti contesti, in modo da lasciare spazio a una serie di interrogativi su come sia possibile e auspicabile la costruzione di modelli di vita alternativi più complessi e inclusivi, dove intelligenza e sensibilità collaborino al punto da non potersi definire l’una senza l’altra.
Ciò che ci siamo proposte di mostrare attraverso i nostri diversi posizionamenti e punti di vista – il libro accoglie vari saggi, due racconti e un contributo teatrale – che si scollegano e ricollegano in nuove configurazioni è lo sguardo caleidoscopico e profondo di Ortese, che come è noto descrive figure ambigue e anfibie, a metà fra l’umano, il divino e l’animale. La forza del lavoro di Ortese poggia su una letteratura in grado di eludere i dualismi su cui si configura il pensiero moderno occidentale (natura/cultura, uomo/donna, umani/animali, visibile/invisibile, ragione/sentimento); approccio che ci ha sollecitate più che ad un’analisi univoca ad un discorso fatto da assemblaggi e inclinazioni, per usare un termine a me caro tratto dal vocabolario filosofico di Adriana Cavarero.
Volevamo far risuonare il suo appello verso una società libera ed etica, partecipi di una scommessa comune in cui riconosciamo, come scrive Ortese, «che la propria vittoria è nulla, in un certo senso, senza la vittoria dell’altro, che la lotta è comune, che la meta è la propria verità, ma non senza la verità dell’altro, degli altri».
Un ringraziamento va dunque a tutte le autrici e a Monica Farnetti perché senza la dedizione e la cura del suo lavoro su questa  straordinaria scrittrice non avremmo avuto guida preziosa per muoverci nella galassia Ortese.”
Con i saggi di Monica Acito, Lea Barletti, Lilia Bellucci, Annachiara Biancardino, Rossella Caleca, Gianna Cannì, Lavinia Mannelli, Ivana Margarese, Gisella Modica, Giusi Murabito, Nina Nocera, Rebecca Rovoletto.
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