Simposio sul tema ““Guarire”: la ferita, la pelle, lo spazio, l’immaginario. Quali nuove pratiche?” – Palermo 11-12 giugno,

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Ecomuseo del Mare Memoria Viva                                                                        Società Italiana delle Letterate   

                           

Simposio sul tema “Guarire”: la ferita, la pelle, lo spazio, l’immaginario. Quali nuove pratiche?

Palermo 11-12 giugno,

Quando abbiamo una ferita, la sensibilità della nostra pelle aumenta: avvertiamo maggiormente il bruciore e il dolore, eppure è proprio quella sensibilità aumentata a guarirci (Antonietta Potente).

Perdere una cicatrice vuol dire perdere una segnaletica importante per il viaggio dell’esistenza (Gloria Anzaldua)

Vogliamo tornare dopo la pandemia – durante la quale si era pensato che la vulnerabilità avrebbe avuto il sopravvento sull’emergenza e un’occasione di trasformazione di sé e della comunità – a interrogarci sul tema della guarigione nel significato che dà Gloria Anzaldúa, teorica femminista chicana, come bisogno di ricomporre pezzi di sé smembrati dopo un trauma. Lavoro in divenire, mai concluso, ma necessario, in assenza del quale non si crea comunità, la quale incide a sua volta sulla guarigione dei singoli. Un atto dunque trasformativo, un reciproco scambio tra corpi e luogo. Tra corpi e comunità.

La pelle è la membrana che permette il passaggio tra il corpo e i luoghi, il dentro e il fuori. In essa, come nella superficie dei luoghi, è scritta la storia. Se la pelle è ferita, il passaggio avviene più rapidamente.

Le cicatrici, segni dorati sul corpo, come le crepe nei luoghi, vanno raccontate, trasformate in storie di resistenza e di compassione.

LEcomuseo Mare Memoria Viva(www. marememoriaviva.it), spazio polifunzionale, situato alla foce del fiume Oreto, gravemente ferito da inquinamento e abbandono, da anni si prende cura del mare circostante e della Costa Sud, il litorale di circa ventisei km, stravolto dallo sversamento dei detriti causato dal “Sacco edilizio di Palermo”, lavorando sul senso dei luoghi, sulla loro rigenerazione e sul legame tra luoghi e persone, attraverso la ricerca di pratiche sperimentali che usano l’arte, la danza, la narrazione e la memoria, coinvolgendo la comunità locale.

All’interno di questa ricerca in progress si situa il simposio sulla guarigione coinvolgendo in una prima fase un gruppo di donne abitanti di Costa Sud e frequentatrici delle attività del museo, in un laboratorio di narrazione orale dal titolo “Sono tutta lesionata d’oro tutta ferita e tutta ricordi” tratto dalla frase di una delle partecipanti.

Partendo da alcune frasi tratte dai testi di Gloria Anzaldua, bell hooks, Chandra Candiani, Serenella Iovino (biblio in allegato), si è parlato di ferite personali e ferite del luogo in cui si vive, cosa significa guarire, cosa impedisce la guarigione, cosa farsene delle ferite, a cosa servono le cicatrici visibili e quelle invisibili, che sono all’interno, nell’anima e sottoterra.

La restituzione, durante il simposio, dei risultati emersi dal laboratorio, ci orienteranno nella discussione e nella sperimentazione di nuove pratiche sul tema della cura e della guarigione.

La Società delle Letterate, attraverso le sue partecipanti, porterà come contributo alla discussione una personaggia che sul tema della guarigione e delle ferite ha trovato risonanza col proprio vissuto, da fare dialogare con le storie e le riflessioni emerse dal laboratorio di narrazione.

Programma:

Mattina dell’ 11 (h: 10-13)

– Esplorazione del luogo alla foce dell’Oreto. Raccolta di oggetti.

– Rientro al museo: sedute in cerchio metteremo in dialogo:

– immagini video del laboratorio di narrazione.

– le storie e le riflessioni scaturite dal laboratorio

– le personagge.

Pomeriggio del 11 (h:15-19)

Laboratorio sul tema: “La guarigione passa per la pelle”.

Primo tempo: Ad agire saranno i corpi delle partecipanti al simposio, nello spazio interno ed esterno all’EcoMuseo, a cominciare dal sentire la pelle che ci separa dallo spazio e al contempo ci unisce.

Secondo tempo: creazione collettiva di una istallazione artistica usando gli oggetti evocati dalle donne di Costa sud durante il laboratorio di narrazione, insieme a quelli raccolti dalle partecipanti al simposio.

Mattina del 12 (h: 10-13): torneremo in cerchio per chiederci: Cos’è cambiato? A quali nuove figurazioni le storie ascoltate, l’esperienza del corpo, l’istallazione artistica danno vita? Cosa ci insegnano in relazione a un nuovo immaginario possibile e a nuove pratiche che fanno da ponte al dolore?

Per adesioni al simposio e iscrizioni al laboratorio La guarigione passa per la pelle scrivere entro il 30 aprile a gisellauno@gmail.com

l costo del seminario, pari a 550 euro verrà ripartito per il numero delle partecipanti stabilito non inferiore a 10. Chi vuole potrà disporre del pranzo di giorno 11 e del break del 12 mattina al costo di 20 euro.

Si consiglia una abbigliamento comodo, scarpe da tennis e un cappello!

Consigli Bibliografici:

Chandra Candiani, Questo immenso non sapere Einaudi

Serenella Iovino Paesaggio civile Il Saggiatore

Gloria Anzaldua, Luce en lo scuro Meltemi

bell hooks, Tutto sull’amore Il Saggiatore

Anne Michaels , La Cripta d’Inverno Giunti

Anna Maria Ortese Corpo Celeste, Le piccole creature Adelphi

Stefania Consigliere Materialismo magico Derive e Approdi

Carola Susani L’infanzia è un Terremoto

Paola Di Cori Rovine Future Lampidistampa

Vito Teti Il senso dei Luoghi Donzelli

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