DEDICATA ALLE DONNE “ARCHIVISSIMA, IL FESTIVAL DEGLI ARCHIVI” digital edition 2020

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Quest’anno, per forza di cose, ogni evento va in digitale, e anche il Festival Archivissima si deve adeguare alle esigenze che la pandemia ha comportato. Dal 5 all’8 giugno si terrà dunque questa “Archivissima Digital Edition 2020”, che è stata presentata con una conferenza stampa online oggi 26 maggio. Nella presentazione è stato sottolineato il fatto che “La sfida di Archivissima – la notte degli archivi, è  stata sin dal principio quella di pensare che con gli archivi si potesse fare un festival, destinato alla fruizione non solo degli esperti ma di tutta la cittadinanza”.
Per noi è interessante il fatto che questa edizione sia dedicata alle donne, in particolare alla “riflessione sul ruolo della donna come protagonista nei processi di cambiamento e trasformazione”. Il tema è importante anche per riconoscere l’impegno particolarmente gravoso per le donne in questo periodo, dal momento che si sono dovute far carico di impegni professionali e familiari, soprattutto a causa della chiusura delle scuole.
Attraverso i materiali degli archivi partecipanti, sono state ricostruite le vicende di donne e lavoro, donne e storia del costume, donne e territorio, donne e cultura. Accanto ad una nutrita lista di archivi che presentano in podcast audio o video i loro materiali riguardanti la storia delle donne, ci saranno anche alcuni “eventi” culturali collaterali, tra i quali segnaliamo quello creato da Lidia Ravera , che ha preparato un podcast sulla figura di Teresa Noce. Fa parte del programma anche la mostra EPOCHÈ La figura femminile negli archivi. Si tratta di un percorso tra le diverse sfaccettature della presenza delle donne nei documenti d’archivio. Le testimonianze delle figure femminili all’interno di un archivio spesso mostrano al pubblico degli snodi epocali, come le conquiste sociali, i mutamenti del costume, l’evoluzione dei ruoli familiari e dei rapporti personali.
Con la collaborazione dell’ANAI (associazione nazionale archivistica italiana), è stato raggiunto un palinsesto di oltre duecento archivi presenti, molto vari: da quelli istituzionali (Archivio di Stato di Firenze o di Palermo ad esempio) o Archivi consolidati come quello della Fondazione Gramsci o gli Archivi della Musica, RAI TECHE Archivio Storico Olivetti, Istituto Piemontese per La Storia Della Resistenza e Della Società Contemporanea, e una serie di archivi d’impresa, ci sono molti piccoli archivi, alcuni dei quali specificatamente dedicati alla storia delle donne: Tra essi segnaliamo: l’Archivio di storia delle donne di Bologna; LDF Libreria delle donne di Firenze – RETE Lilith; l’Archivio Centrale dell’UDI; Archivia. Archivi, Biblioteche, Centri di documentazione delle donne. Poi ci sono archivi non specificatamente dedicati alle donne, ma dove sono state realizzate o sono in corso ricerche nei materiali relativi alle donne,: tra questi, l’Archivio Storico del Sindacato Nazionale Scrittori CGIL (donato a SLC CGIL dopo lo scioglimento della struttura), i cui materiali sono conservati presso la Sapienza Università di Roma, Facoltà di lettere, grazie al gruppo di lavoro “Archivio del 900” ove è in corso una ricerca su “Le scrittrici del Sindacato Scrittori” .
Tutti i podcast saranno pubblicati, dopo una prima trasmissione nella “notte degli archivi”, sul sito del festival Archivissima (www.archivissima.it) Per le prossime edizioni di Archivissima, pur auspicando naturalmente un ritorno agli eventi “in presenza”, gli organizzatori pensano però a mantenere un carattere ibrido per l’iniziativa, dal momento che gli archivi stessi oggi sono ibridi digitali/fisici.              (Tiziana Colusso)

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